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CIVITAVECCHIA – È uscito dal carcere di Borgata Aurelia e si trova agli arresti domiciliari il giovane civitavecchiese che, nei giorni scorsi, era finito in manette con l’accusa di stalking nei confronti dell’ex fidanzata e del suo intero nucleo familiare.
Il gup Paola Petti ha infatti accolto la richiesta del difensore del ragazzo, l’avvocato Lorenzo Mereu, che ne aveva chiesto la scarcerazione cercando di ricostruire una versione dei fatti differente da quanto emerso nell’immediatezza dei fatti, con le indagini della Polizia di frontiera, coordinata dal magistrato titolare dell’inchiesta Eugenio Rubolino della Procura della Repubblica diretta dal procuratore capo Alberto Liguori.
Nei giorni precedenti all’arresto, come ricostruioto dagli inquirenti, il ragazzo si sarebbe presentato sia sotto casa della giovane che sotto quella della nonna di lei, dove la ragazza si recava spesso. In quel caso l’ex fidanzata è riuscita ad evitare conseguenze peggiori solo grazie all’intervento provvidenziale di un passante che, distraendo il molestatore, ha permesso alla ragazza di allontanarsi velocemente per recarsi all’ospedale, a causa di un forte stato di agitazione. L'uomo quindi, in preda ad uno stato di nervosismo estremo e temendo che il padre della giovane potesse essersi recato nuovamente presso l’ufficio della Polizia di frontiera per sporgere l’ennesima denuncia nei suoi confronti, si è presentato proprio presso l’ufficio. Una volta all’interno dei locali, l’uomo ha dato in escandescenza minacciando prima gli operatori con i quali ha cercato anche uno scontro fisico e successivamente gettando a terra un voluminoso pacco che aveva in mano, da cui fuoriuscivano dei fili collegati a delle batterie. A quel punto, immediatamente bloccato e perquisito, l’uomo è stato trovato in possesso di quattro coltelli, di cui due a serramanico, subito sequestrati.
Da lì l’arresto del ragazzo.
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