ALLUMIERE - TOLFA - Le condizioni delle strade provinciali che collegano Tolfa e Allumiere con Civitavecchia, Santa Severa e Bracciano continuano a peggiorare. A denunciarlo ancora una volta, con una dura lettera, sono stati i sindaci di Allumiere, Luigi Landi, e di Tolfa, Stefania Bentivoglio, che hanno inviato a Città Metropolitana una nuova diffida formale.

Nel documento, i primi cittadini parlano apertamente di “situazione di drammaticità sociale e vergogna politica non più tollerabili”, denunciando l'assenza di interventi concreti a sei mesi dall'ultimo incontro in cui erano stati assunti impegni ufficiali da parte di tecnici e politici dell'ente. La situazione, si legge nella lettera, “non solo non è migliorata, ma si è ulteriormente aggravata”. Frane ancora attive, interventi rimasti incompleti, progettazioni dimenticate nei cassetti e nessuna nuova opera avviata: uno scenario che, giorno dopo giorno, compromette la sicurezza dei cittadini e ostacola lo sviluppo economico del territorio.

Sulla questione interviene con forza il consigliere metropolitano Giancarlo Frascarelli, che chiama direttamente in causa il presidente della Città Metropolitana e sindaco di Roma, Roberto Gualtieri: “Occorre una dichiarazione chiara: Gualtieri deve venire personalmente a verificare lo stato reale di pericolo delle nostre strade. Non è accettabile che un presidente di un ente simile, quasi a fine mandato, non trovi il tempo di recarsi di persona a vedere le situazioni gravi che gli vengono denunciate dai sindaci”. Frascarelli ricorda anche il quadro normativo: “La legge sugli incidenti stradali responsabilizza direttamente i sindaci e i presidenti di provincia e regione per la mancata manutenzione e messa in sicurezza. Non si tratta solo di una questione politica, ma di responsabilità personale e oggettiva. Chi amministra non può voltarsi dall'altra parte”. Il consigliere sottolinea come il territorio non possa più tollerare “una gestione fatta di inerzia e scaricabarile”: “Le nostre strade stanno diventando carrarecce impraticabili. I cittadini sono esasperati, le attività economiche penalizzate, e ogni giorno che passa aumenta il rischio di incidenti gravi. Basta promesse e carte ferme negli uffici: servono interventi immediati”.

Nella lettera di Landi e Bentivoglio si chiede espressamente “un cambio di passo, serio e responsabile, che avvii una fase nuova di interventi concreti e restituisca fiducia alle comunità”. Un appello che Frascarelli rilancia con determinazione: “Chi ha ruoli istituzionali deve ascoltare, vedere e agire. Non si può più governare da Roma senza mettere piede nei territori. Gualtieri venga a vedere, e si assuma la responsabilità di quanto finora ignorato”.

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