FIUMICINO - Una staffetta efficiente e solidale, frutto di un grande lavoro di squadra ha permesso il salvataggio di una tartaruga marina al largo di Fiumicino: l’esemplare, una Caretta-Caretta è finito nella di un peschereccio locale mentre era impegnato in una battuta di pesca a strascico. I pescatori hanno avvistato la Guardia Costiera che ha attivato subito la catena per assistere la tartaruga: il peschereccio è rientrato prontamente verso il porto, mentre i referenti esperti di TartaLazio nel frattempo venivano avvisati dall’anzidetta Sala operativa della necessità di prendere in consegna l’animale per essere condotto al centro di cura più vicino.

Ad attendere in porto il peschereccio con a bordo la tartaruga, i militari della Guardia Costiera, che preso in temporanea consegna l’esemplare lo lasciavano nelle esperte mani dei volontari di TartaLazio in arrivo, intanto, allo scalo, per il successivo trasporto alla struttura attrezzata di Zoomarine.

La tartaruga marina, una femmina di circa 30 chili, seppur in apparenti buone condizioni generali, denotava uno spezzone di lenza in parte sporgente dalla bocca, per l’ingestione di un amo non riconducile, ovviamente, al peschereccio interessato dalla cattura causale, ma a una diversa attività di pesca.

La sensibilità mostrata ancora una volta dai pescatori locali, la rodata collaborazione tra Capitaneria di porto e Tartalazio ha consentito con una precisa staffetta di prestare soccorso in tempi brevissimi ad uno dei più affascinanti abitanti dei nostri mari.

Affascinanti ma molto vulnerabili: le tartarguhe marine sono, infatti, a rischio estinzione ed è fondamentale mettere in atto azioni per la salvaguardia della specie Queste straordinarie creature affrontano numerose minacce, tra cui l’inquinamento perhé la plastica e rifiuti marini possono causare ingestione accidentale e soffocamento; perdita di habitat: lo sviluppo costiero e il cambiamento climatico stanno distruggendo le zone di nidificazione; pesca accidentale: le tartarughe possono rimanere intrappolate nelle reti da pesca, un fenomeno noto come bycatch; cambiamenti climatici, le temperature elevate influenzano il sesso dei nascituri e i cicli riproduttivi. Esistono però alcune strategie di salvaguardia e azioni che possono contribuire alla loro tutela come la protezione delle aree di nidificazione: creare riserve marine e proteggere le spiagge dove le tartarughe depongono le uova: la sensibilizzazione: Educare le comunità locali sull'importanza delle tartarughe marine e su come proteggerle; la pulizia degli oceani: Iniziative per ridurre l'inquinamento marino, come campagne di pulizia delle spiagge. Fondamentale coinvolgere le comunità locali nella conservazione delle tartarughe marine, poiché spesso sono le prime a subire gli impatti delle minacce e hanno un ruolo chiave nel loro salvataggio. In questo modo, ognuno nel proprio piccolo potrà contribuire alla salvaguardia dell’ecosistema marino e di tutti i suoi abitanti.