CERVETERI - Conclusione negativa per la Conferenza dei servizi convocata per la richiesta di autorizzazione per la realizzazione di un distributore di benzina nei pressi della Palude di Torre Flavia. A metterlo nero su bianco, dopo i pareri negativi di Città Metropolitana (proprietaria dell'area a protezione speciale) e della Regione Lazio, è stato il Comune di Cerveteri. In sostanza nel documento pubblicato sull'albo pretorio, l'amministrazione comunale etrusca ha ripercorso i passi della vicenda fino ad arrivare al diniego delle autorizzazioni richieste da parte degli enti sovracomunali. Per quanto riguarda proprio Città Metropolitana, l'Ente, tramite relazione del responsabile, Corrado Battisti, ha evidenziato "le criticità ancora persistenti (dopo le integrazioni richieste alla società, ndr) e il possibile impatto sulla conservazione della biodiversità presente nella limitrofa area protetta Monumento naturale 'Palude di Torre Flavia'". Secondo il parere, tra le varie criticità, "il progetto proposto comporta il rischio di inquinamento luminoso e acustico, continuo e costante". E così, vista la relazione di Città Metropolitana, anche la Regione Lazio ha deciso di bocciare la richiesta esprimendo "parere non favorevole per la procedura di valutazione di incidenza appropriata" in quanto "sulla base delle informazioni acquisite non è possibile concludere che il progetto non determinerà incidenze significative sul Sito Natura 2000, non prediudicando il mantenimento dell'integrità dello stesso con particolare riferimento agli specifici obiettivi di conservazione di habitat e specie".
"Salva" dunque almeno per il momento l'Oasi naturale anche se i riflettori continuano a restare puntati sul glamping approvato dalla Giunta comunale. La zona scelta sarebbe Stallonara, in prossimità di via Fontana Morella, la strada che collega le frazioni di Campo di Mare e Cerenova a Ladispoli. Il piano dovrebbe prevedere prefabbricati, spazi attrezzati per accogliere camper e tende a servizio dell’attività. Nei mesi scorsi si era parlato di 82 bungalow con capacità di ospitare un totale di 328 persone mentre l’area sarà destinata alla realizzazione di 70 piazzole di sosta camper con potenziali ospiti pari a 280 persone. In aggiunta la realizzazione di quattro fabbricati adibiti a servizi igienici, un immobile destinato ad ospitare la reception, un locale per somministrazione di generi alimentari ma anche palestra e spazi ricreativi e due piscine di cui una coperta con tensostruttura. Progetto che aveva portato anche alle dimissioni da parte del delegato alle aree protette del comune di Cerveteri, Roberto Giardina, che si è subito detto contrario alla realizzazione dell'opera.
Dall'altra parte, c'è poi, la variante al Prg dell'amministrazione comunale ladispolana che porterebbe «ulteriori 9mila abitanti» in città, di cui «la metà - come avevano spiegato i comitati che si erano subito mossi per fermare il documento con una raccolta firme - in prossimità della Palude di Torre Flavia». Un progetto, quello dell'amministrazione che, per i comitati metterebbe a rischio proprio l'Oasi naturale «che verrebbe compromessa in maniera irreparabile».
Opere, il glamping e la variante al Prg che fanno mantenere ancora alta la guardia ai tanti volontari e associazioni che in questi anni si sono sempre battuti a difesa dell'area naturalistica.

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