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MONTALTO - Sarebbero morti per annegamento. Roberto D’Ascenzi ed Emiliano Brinchi, i due pescatori amatoriali trovati cadaveri sulla spiaggia di Montalto di Castro, nel tratto di arenile antistante le Murelle, secondo le prime informazioni circa le risultanze dell’esame autoptico disposto dalla Procura di Civitavecchia (pm Katia Marino), avrebbero avuto schiuma in bocca e acqua nei polmoni. Elementi che non lascerebbero spazio a dubbi sulle cause del decesso, anche se bisognerà attendere la relazione dei consulenti nominati dalla Procura per avere certezze in merito.
Ad eseguire gli accertamenti tecnici presso l’obitorio del Verano sono stati la dottoressa Martina Padovano e il dottor Matteo Scopetti del Dipartimento di Medicina legale dell’Università La Sapienza di Roma, dopo che la Procura di Civitavecchia ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti.
Resta quindi ancora tutto da chiarire il giallo su quanto accaduto tra la notte e la mattina tra il 19 e il 20 marzo. I due amici erano usciti per una battuta di pesca notturna con un barchino a remi, ma qualcosa è andato storto. Forse l’urto con un altro natante o uno speronamento le ipotesi che restano in piedi. Al vaglio anche l’eventuale legame con un peschereccio sequestrato a Castiglione, che potrebbe essere transitato in quelle ore anche nelle acque antistanti Montalto di Castro.
I famigliari, e in particolare il fratello di Brinchi e il figlio di D’Ascenzi, chiedono di fare chiarezza.
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