MONTALTO DI CASTRO – Sarà l’autopsia a fare un po’ di chiarezza sulle cause esatte della morte di Roberto D’Ascenzi 60 anni di Montalto di Castro e del suo amico Emiliano Brinchi, 57 anni di Capodimonte, i due pescatori amatoriali trovati morti ieri sulla spiaggia del litorale castrense.

La magistrata Katia Marino della Procura di Civitavecchia ha infatti disposto l’esame per verificare se la morte sia avvenuta per annegamento o per altre cause, come fanno sospettare le fratture rinvenute sui corpi.

Al momento resta ancora aperto il giallo su cosa possa essere accaduto tra la notte e la mattina di ieri, 20 marzo 2024.

Tutto è cominciato con il ritrovamento del primo corpo, quello di Roberto D’Ascenzi, da parte di due passanti. Subito è stato lanciato l’allarme. Gli uomini della Guardia costiera immediatamente intervenuti hanno ricostruito che l’uomo deceduto era uscito nella notte precedente, in compagnia di una seconda persona, per una battuta di pesca a bordo di una piccola unità a remi.

Sono quindi iniziate le ricerche del secondo uomo, con il Centro di coordinamento di soccorso della Direzione marittima che ha richiesto anche l’impiego di un elicottero dei Vigili del fuoco di Viterbo, pronto ad alzarsi in volo per l’avvistamento dall’alto del disperso. Nel primo pomeriggio il ritrovamento del corpo senza vita di Emiliano Brinchi. 

Restano aperte tutte le ipotesi. I due amici potrebbero essere rimasti coinvolti in un incidente. Possibile che la piccola barca a remi si sia rovesciata, lasciando i due pescatori in balia del mare che poi li avrebbe riconsegnati ormai stremati e senza vita.

Il medico legale intervenuto, tuttavia, avrebbe constatato sulle due salme numerose fratture, circostanza che potrebbe prospettare uno scenario quale l'urto con un altro natante o con degli scogli.

Intanto la comunità di Montalto di Castro è sotto choc per la tragica notizia che lascia sgomenti, soprattutto perché i due amici conoscevano bene il mare e quel tratto di litorale, che avevano solcato tante volte.

Brinchi era un esperto sommozzatore, capo area molto stimato di una grossa azienda che commercia vernici.

Strazianti i messaggi social.

«Una notizia devastante…- scrivono sul suo profilo facebook -di quelle che ti mettono di fronte alla caducità della vita…Emiliano Brinchi eri un amico, oltre ad essere la miglior figura aziendale, non me ne vogliano gli altri…un omone dal viso simpatico, comunicativo e soprattutto buono. Eri il nostro gigante buono…ogni tanto guardo la porta del mio ufficio e mi sembra di vederti fare capolino con il tuo “buonasera signorina” e il tuo sorriso che emanava solarità. Ci hai lasciato tutti increduli. Dobbiamo realizzare e non è facile. Forse sei andato in un posto migliore. Forse ora ci fai compagnia senza mostrarti. Sappi che le lacrime qui scorrono a fiumi al solo pensiero di non poterti più vedere. E, così come meriti, fai buon viaggio guerriero».

«Addio Roberto ed Emiliano – si legge in un altro messaggio - lasciate un vuoto enorme all’interno della nostra comunità. Che le vostre famiglie possano presto trovare la pace in queste ore piene di dolore».

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