Perquisizioni anche nelle Tuscia nell’ambito di un’operazione condotta dalla guardia di finanza di Anagni e dai carabinieri, coordinata dalla procura di Frosinone, relativa a truffe per pratiche Inps nel Lazio per 50mila euro.
Ieri le fiamme gialle hanno eseguito le perquisizioni nei centri di assistenza fiscale di Anagni, Roma, Monterosi, Nepi e Sutri di una donna indagata per truffa.
L’indagine scaturisce da alcune querele presentate presso la tenenza della Guardia di finanza di Viterbo e la stazione carabinieri di Piglio nel frusinate.
Alcuni cittadini della zona, infatti, avevano denunciato che la titolare dei Caf,una 53enne, li avrebbe indotti a corrispondere varie somme di denaro, per un importo complessivo di circa 50mila euro, facendole accreditare su un conto corrente intestato alla propria agenzia di servizi fiscali, al fine di far percepire loro la pensione anticipata, la pensione sociale, nonché per aste immobiliari e richieste di finanziamenti agevolati, oltre ad assistenza a cittadini stranieri per il rilascio di permessi di soggiorno.
Le vittime, tuttavia, non hanno mai ottenuto quanto richiesto, perché la donna, in alcuni casi, non avrebbe mai avviato le relative pratiche, mentre, in altri, le stesse sarebbero state respinte in quanto inoltrate all’Inps, pur sapendo che i richiedenti non erano in possesso dei requisiti necessari ad ottenere i benefici per cui avevano pagato.
Nel corso delle perquisizioni, che hanno riguardato l’abitazione dell’indagata e 5 Caf, è stata rinvenuta e sequestrata voluminosa documentazione informatica e cartacea, ritenuta utile alle indagini.