PHOTO
ALLUMIERE - Tanta gente e tutte le autorità ad Allumiere e nella frazione di La Bianca si sono radunati ieri, 25 aprile, per celebrare e ricordare la Festa della Liberazione. L'ANPI di Allumiere insieme all’Amministrazione Comunale ha dato ad un evento a cui hanno presenziato le autorità civili e religiose, le forze dell’ordine, la protezione civile, la banda musicale degli Amici della Musica che ga accomoagnato la manifestazione, le Associazioni Combattentistiche e Reduci e tanti rappresentanti di varei associazioni, presenti moltissimi residenti di Allumiere e La Bianca.


la manifestazione di ieri ha seguito un fil rouge: creare un ponte temporale con l’80° Anniversario ricordando l'episodio della Resistenza di Allumiere. Sono stati quindi ricordati i 24 deportati con una targa con i nomi di tutti e 24 e rendere omaggio alla Resistenza allumierasca.
È stata poi scoperta una targa dai poeti dell’A.P.A. che hanno recitato delle poesie. La giornata è iniziata con il raduno alle 9,30 a La Bianca presso l’Anfiteatro "Alessio Torroni" ed e proseguita con il raduno ad Allumiere in piazza della Repubblica: da qui si è snodato il corteo fino al Monumento ai Caduti in piazza F. Turati e qui è stata deposta la corona di alloro; sempre accompagnati dalla banda Amici della Musica di Allumiere il corteo è ritornato in piazza della Repubblica e qui si è chiusa la manifestazione.


"Ad Allumiere il 25 Aprile è sempre stata una giornata vissuta con particolare intensità.
La nostra comunità ha saputo custodire il valore della libertà, del sacrificio, della democrazia - sottolinea il sindaco Luigi Landi - ha saputo tramandare, di generazione in generazione, il racconto di chi ha lottato contro l’oppressione e l'ingiustizia. Quest'anno, con l’occasione di una ricorrenza così importante, gli 80 anni dalla Liberazione, su proposta della sezione locale dell’ANPI, l'amministrazione ha voluto omaggiare il ricordo di quei ventiquattro partigiani allumieraschi che, nella tragica notte del venerdì santo del 1944 furono strappati ai propri affetti e rischiarono le loro vite per difendere la democrazia".
©RIPRODUZIONE RISERVATA