Sulla base dei dati nazionali, positivi, anche quest’anno l’Assoturismo della Confesercenti Viterbo fa un confronto con l’indagine fra gli operatori associati del settore turistico alberghiero ed extra alberghiero della provincia viterbese nella quale ha evidenziato una situazione in linea con la tendenza nazionale.

Vincenzo Peparello, presidente Confesercenti Viterbo e Responsabile Area Turismo regionale, esperto di Turismo dichiara che «i dati nazionali rispecchiano l’andamento nel Lazio e nella provincia di Viterbo. E’ una Pasqua che ci fa ben sperare anche per i prossimi mesi malgrado il tempo atmosferico incerto. Adesso aspettiamo un netto miglioramento del tempo e questo faciliterà all’ultimo momento le prenotazioni. Dobbiamo essere pronti a ricevere i tanti turisti italiani e stranieri che scelgono la nostra provincia che può offrire una grande varietà di luoghi da visitare e prodotti enogastronomici di qualità. Le prenotazioni di questo periodo saranno la cartine tornasole della stagione. Gli operatori nostri associati sono fiduciosi nella ripartenza e per l’andamento delle prenotazioni anche perché sperano che in questo periodo primaverile, con il ponte del 25 aprile e del Primo maggio che si avvicina di più alla stagione estiva e che rappresenta circa il 30% del fatturato, di riguadagnare le posizioni precedenti e quindi si spera in un ritorno alla normalità pre covid. Rimane comunque forte la preoccupazione per la carenza di personale qualificato che per le aziende di tutta la filiera turistica potrebbe portare a dover lavorare a ranghi ridotti. Da una stima Confesercenti potrebbero mancare in questo periodo primaverile circa 50mila addetti a livello nazionale ma anche i nostri operatori ci segnalano tale difficoltà rispetto al resto del Paese. Le maggiori preferenze censite in percentuale per questo weekend pasquale sono attese nelle città d’arte e nei borghi di interesse turistici seguiti dai centri termali anche per la voglia di relax e della remise en forme, delle località dei laghi e del mare, della campagna. Positive anche le aspettative per la montagna come a livello nazionale, soprattutto per gli stranieri. Comunque ci sono segnali positivi un po’ dappertutto nella nostra provincia. La prevalenze delle presenze nelle strutture alberghiere ed extra alberghiere dei flussi di visitatori saranno prevalentemente dei connazionali. Mentre per le presenze straniere, che saranno quasi la metà da dividere con i connazionali nelle grandi città come Roma, Firenze e Napoli, ne beneficeranno i grandi mercati internazionali ma anche europei e America Latina e gli Stati Uniti. Nei centri minori come la nostra provincia le presenze straniere saranno limitate ma si prevedono arrivi soprattutto da paesi europei come la Germania, i Paesi Bassi, il Regno Unito e a seguire francesi, belgi e spagnoli. Gli asiatici stanno tornando nella provincia viterbese, dopo il periodo pandemico, a visitare le bellezze storiche ed artistiche dei nostri borghi con Civita di Bagnoregio quale maggiore attrattore. Comunque anche con qualche incertezza legata al meteo i lati sono positivi in tutta la nostra provincia e con le prenotazioni del last minute, in questo week end, si dovrebbe raggiungere il tutto esaurito. In questi ultimi giorni sono aumentate le richieste di gruppi organizzati soprattutto nel comprensorio del lago di Bolsena. Da segnalare le prenotazioni da weekend corto, una tendenza, questa, ormai consolidata. Le persone si muovono di più nell’arco dell’anno in coincidenza con i ponti e le festività e quest’anno il 2023 è ricco di ponti e ciò fa ben sperare per una ripresa piena e quindi ritornare alle presenze pre covid nel nostro territorio. Se nel settore ricettivo sarà un Pasqua in linea con le festività pasquali dell’anno scorso, il vero boom lo farà registrare la filiera dei pubblici esercizi. I ristoranti della provincia, infatti, già da qualche giorno hanno registrato il tutto esaurito. Ed è già difficile prenotare soprattutto per il giorno di Pasquetta. I pasti consumati fuori casa ritornano al primo posto rispetto a quelli domestici e questo fa ben sperare per il futuro del settore. In generale - conclude Peparello - c’è tanta voglia di ritornare alla normalità».

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