«Questa mattina ho avuto l’onore di scoprire la targa di intitolazione della Casa Circondariale di Viterbo all’appuntato Nicandro Izzo, barbaramente ucciso dalla camorra il 31 gennaio 1983». Così Andrea Delmastro delle Vedove, deputato di Fratelli d’Italia e sottosegretario alla Giustizia.

«Nicandro Izzo - ricorda - aveva capito che la camorra riusciva a recapitare, dall’esterno del carcere di Poggioreale, pizzini indirizzati ai sodali reclusi. Non si fece intimidire dalle minacce ricevute e lavorò con onore per bloccare quel flusso di comunicazioni, pagando con la vita l’amore per quella divisa che indossava con orgoglio sin da ragazzino. È una promessa che avevo fatto agli uomini e donne della polizia di penitenziaria di Viterbo nel corso di una mia recente visita a novembre - ha ricordato Delmastro delle Vedove - Un’altra promessa mantenuta: da oggi nessuno chiamerà più l’istituto penitenziario Mammagialla».