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Per anni ha subito maltrattamenti dal proprio convivente con insulti, minacce e aggressioni.
Al termine della tormentata relazione ha continuato a ricevere con insistenza chiamate e contatti tramite social, oltre a ritrovare spesso l’ex fidanzato nei luoghi che frequentava. Il ragazzo è arrivato ad aggredirla in pieno centro a Viterbo causandole alcune lesioni.
Un fatto che ha convinto la ragazza a denunciare tutto alla polizia.
Nei confronti del ragazzo è scattato quindi il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla giovane con l’applicazione del braccialetto elettronico.
Si tratta solo di uno dei numerosi casi che sta trattando la questura di Viterbo. L’attività degli ultimi mesi, finalizzata alla tutela delle vittime di violenza domestica e di genere, infatti prosegue senza sosta.
Sono numerose le denunce agli investigatori della squadra mobile per codici rossi, che hanno portato a segnalare all’autorità giudiziaria diverse persone per violenza sessuale, atti persecutori, maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate.
Le storie sono sempre simili: le vittime riferiscono di relazioni difficili, con episodi di violenza e di gelosia al momento della separazione, sfociate poi in atti persecutori nei confronti dell’ex partner.
Da inizio anno le indagini svolte dalla sezione specializzata per i reati contro la persona della squadra mobile, diretta da Roberto Proietti, hanno portato a sei misure cautelari, tra cui un allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento e quattro divieti di avvicinamento con l’applicazione del braccialetto elettronico.
Inoltre è stata eseguita una custodia cautelare ai domiciliari per violenza sessuale, mentre un procedimento riguardante abusi su minore si è concluso con l’ordine di esecuzione per la carcerazione definitiva a carico di un uomo residente in provincia.