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Restano tutti ai domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico i tre protagonisti della maxi rissa che si è consumata venerdì pomeriggio al Sacrario. Si tratta di due italiani di 35 e 46 anni e un 33enne afghano accusati di rissa aggravata. Comparsi ieri mattina davanti al gip per l’udienza di convalida degli arresti, in due si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, mentre il 46enne, che era anche accusato di tentato omicidio per aver cercato di investire il rivale, ha detto che non aveva intenzione di uccidere nessuno. Il giudice ha derubricato poi l’accusa in lesioni aggravate. Dopo aver convalidato l’arresto per tutti, che rimangono ai domiciliari, ha disposto l’applicazione del braccialetto elettronico.
La lite era scoppiata per futili motivi tra due gruppi familiari e aveva coinvolto una decina di persone. Nel parapiglia erano saltati fuori anche un martello e una mazza da baseball. Insieme ai tre arrestati, sono state denunciate quattro persone tra cui un minore.