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CERVETERI - “Cerenova non è il vostro bancomat”. “L’acqua scarseggia, il mare è inquinato e tutti gli alberi avete tagliato”. “Vogliamo un comune vicino alla gente che sappia investire in modo intelligente”. Sono questi alcuni degli slogan sugli striscioni di cittadini e villeggianti che sabato pomeriggio sono scesi in strada per protestare contro l’abbandono della frazione di Cerenova. In circa 200 hanno risposto all’appello lanciato dal Comitato cittadini Cerenova Campo di Mare. «Siamo molto soddisfatti della partecipazione considerato anche il periodo e il grande caldo che ci ha accompagnato per tutto il corteo», ha detto l’esponente del comitato, Alessio Catoni.
«Durante il tragitto abbiamo illustrato tutte le nostre attività sul territorio, senza dimenticare le criticità». Sotto i riflettori: le discariche abusive sul territorio, le condizioni di strade e marciapiedi, la ciclabile tanto contestata che ha sottratto centinaia di parcheggi, i continui disservizi idrici, l’aumento della Tarip del 7%.
«Abbiamo protocollato al Comune 400 firme per chiedere al sindaco un incontro per discutere della ciclabile e nessuno ci ha risposto» spiegano dal Comitato ricordando anche i vari tentativi fatti in questi mesi da parte del comitato di dialogare con l'amministrazione per esternare tutte le perplessità e problematiche dei residenti.
«Tolgono il verde, i servizi e lasciano le strade rotte. Ci siamo stancati», ha tuonato un’altra residente.