Roma, 20 nov. (Adnkronos) - Dedico alle vittime mute e invisibili, soprattutto agli animali di cui non si è mai parlato e mai si parlerà, il frutto di questo grande e incessante impegno. Lo dice Michela Vittoria Brambilla, presidente dellIntergruppo per i Diritti degli animali e della Lega italiana per la Difesa degli animali e dellambiente, per lapprovazione nellaula di Montecitorio della pdl AC30, di cui è prima firmataria e relatrice, che garantisce maggiore tutela penale agli animali: Una rivoluzione. Il testo - ricorda la deputata di Noi moderati - aumenta le pene, sia detentive che pecuniarie, per i principali reati e illeciti a danno degli animali: luccisione, il maltrattamento, lorganizzazione di combattimenti. Di fronte allobiettiva gravità di certe condotte, tutti - partiti, associazioni, società civile - reclamavano sanzioni più severe, più deterrenza. Tra le principali novità la rubrica del titolo IX bis del Codice penale: non più Dei delitti contro il sentimento delluomo per gli animali, ma, in linea con la recente riforma costituzionale, Dei delitti contro gli animali. Viene tutelato non più il sentimento delluomo ma direttamente lanimale. Aumentano le pene per luccisione di animali (544-bis): si passa da quattro mesi di reclusione nel minimo e due anni nel massimo a sei mesi nel minimo e tre anni nel massimo, sempre congiunti ad una multa - finora non prevista - da 5 mila a 30 mila euro. Se il fatto è commesso adoperando sevizie o prolungando volutamente le sofferenze dell'animale si passa a un anno nel minimo e quattro nel massimo, con una multa raddoppiata da 10 mila a 60 mila euro: si potrà finire in carcere. Aumentano le pene per il maltrattamento degli animali (544-ter): si passa da tre mesi nel minimo e diciotto nel massimo a sei mesi nel minimo e due anni nel massimo, accompagnati sempre dalla multa (tra i 5 mila e i 30 mila euro) che oggi è alternativa alla reclusione. Aumentano le pene pecuniarie per chi organizza spettacoli e manifestazioni con sevizie e strazio per gli animali (544-quater): aumenta significativamente la multa da 5 mila a 15 mila euro nel minimo, da 15 mila a 30 mila nel massimo. Aumentano le pene per la violazione del divieto di combattimenti o di competizioni non autorizzate tra animali (544-quinquies): la pena detentiva aumenta da uno a due nel minimo e da tre a quattro anni nel massimo. Sarà punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 5 mila a 30 mila euro anche chi partecipa a qualsiasi titolo ai combattimenti o alle competizioni. Aumentano le pene per luccisione o il danneggiamento degli animali altrui (art. 638): il reato diventa finalmente perseguibile dufficio, come quelli del titolo IX bis. La pena passa da sei mesi a un anno nel minimo e da un anno a quattro anni nel massimo, ai quali un ordine del giorno chiede di aggiungere la multa da 10 mila a 60 mila euro. Larticolo sarà applicabile alluccisione o al danneggiamento anche di un solo bovino o equino. Per tutti questi reati contro gli animali sono previste nuove aggravanti, con lintroduzione dellarticolo 544-septies: se i fatti sono commessi alla presenza di minori, se i fatti sono commessi nei confronti di più animali, se il fatto è diffuso attraverso strumenti informatici e telematici. Il divieto di tenere il cane alla catena, finora previsto solo da alcune leggi regionali, è introdotto a livello nazionale e sorretto da adeguate sanzioni (da 500 a 5 mila euro). Questo - sottolinea Brambilla - è il cambiamento che in molti attendevano, credo che se ne coglierà presto la portata. Alla percezione di sostanziale impunità, che accompagna chi commette crimini contro gli animali, corrisponde un sentimento di profonda indignazione in ampi settori dellopinione pubblica, di tutti gli orientamenti politici e culturali, un sentimento che non era e non è possibile ignorare. A chi invece sogna limpunità solo perché le vittime sono animali e non possono neanche parlare, dico che continui a sognare o si trasferisca in un altro Paese, perché qui per limpunità non cè spazio. Da quattro legislature - conclude - porto avanti, e ne sono orgogliosa, questa battaglia di civiltà, che non ha colore politico, come dimostra il lavoro trasversale che facciamo nellIntergruppo parlamentare per i diritti degli animali".