Catania , 07 lug. - (Adnkronos) - Le eruzioni dello Stromboli e dellEtna sono collegate? A rispondere all'Adnkronos è il vulcanologo dellIngv di Catania Mario Mattia, secondo il quale si tratta di "due attività che stanno mettendo a dura prova losservatorio. E molto faticoso stare dietro a queste intense attività. Al momento non ci sono assolutamente pericoli particolari legati a variazioni estreme ma resta il fatto che, essendo nel periodo estivo, vanno seguite con grandissima attenzione. In merito allo Stromboli- aggiunge - cè lordinanza sulle spiagge, da seguire con grande cura, su eventuali grossi franamenti che potrebbero provocare piccoli onde tsunami mentre per lEtna cè un rischio legato anche per chi fa escursioni in alta montagna. Sempre per lEtna inoltre - osserva Mattia - il pericolo più grande è quello della ricaduta di cenere vulcanica, questa volta sul lato est. Paesi etnei quali Zafferana e Santa Venerina sono ricoperti come lo è stata Catania qualche giorno fa. Intorno alle ore 10 di stamane - fa sapere il vulcanologo abbiamo registrato sullEtna un decremento dellattività stromboliana, del tremore e dellefontane di lava e si sta pian piano rientrando nella normalità', anche se non possiamo prevedere se ci saranno altre attività esplosive. La situazione - evidenzia ancora Mattia allAdnKronos -è quella di attenzione poiché, ribadisco, in particolare in estate ci sono molte più persone in giro considerando anche le migliaia di turisti. Tra Etna e Stromboli - chiarisce infine il vulcanologo dellIngv di Catania - non ci sono collegamenti. Non esiste un serbatoio unico tra i due vulcani che hanno origini differenti. La zona geologica in cui si trovano è ovviamente simile ma non cè alcuna connessione. Quello della coincidenza - conclude Mattia - è un problema, se vogliamo, solo per chi ci deve lavorare e deve gestire tutta la fase dellemergenza sia a Stromboli che sullEtna se penso ad esempio a Catania con ciò che comporta la caduta di cenere sulla normale operatività dellaeroporto. (di Francesco Bianco)