Roma, 2 lug (Adnkronos) - "Si apprende da notizie giornalistiche che Renzo Lovato, titolare della cooperativa agricola Agrilovato, padre di Antonello Lovato, luomo arrestato oggi per omicidio doloso con dolo eventuale per la morte di Satnam Singh, è indagato dalla Procura di Latina sin dal 2019 per reati di caporalato". Lo scrive il deputato Pd ed ex ministro della Giustizia Andrea Orlando in una interrogazione presentata alla Camera e rivolta al ministro della Giustizia Carlo Nordio per sapere "se non intenda valutare di esercitare il potere ispettivo che gli assegna la legge 12 agosto 1962, n. 1311 al fine di fare chiarezza sulla gravissima vicenda esposta, nonché al fine di garantire il rispetto delle normative in materia di caporalato e di sfruttamento dei lavoratori". Nell'interrogazione dell'ex ministro dem si ricorda infatti che "l'indagine da parte della Procura di Latina nei confronti di Renzo Lovato per caporalato sarebbe iniziata, in modo incidentale poiché partita da un altro filone di indagine, nel 2019 e riguarderebbe reati commessi tra il 2019 e il 2020: secondo le accuse quale legale rappresentante della Cooperativa Agrilovato, Renzo Lovato con altri assumevano e, comunque, impiegavano manodopera mediante attività di intermediazione, sottoponendo i lavoratori a condizioni di sfruttamento e approfittando del loro stato di bisogno, con paghe bassissime, orari superiori a quelli previsti dal Contratto nazionale e lavorando in condizioni degradanti, violando le norme di sicurezza". "Oltre alla mancanza di vigilanza e formazione, mancavano anche i bagni per il personale, che veniva alloggiato in baracche per le quali pagavano affitti da 100-110 euro al mese, prosegue. (Adnkronos) - "Ad oggi, però, a cinque anni di distanza dallinizio delle indagini - sottolinea Orlando - ancora non è stato emesso il decreto di conclusione delle indagini, che sarebbe fermo da circa un anno, dopo che per due anni la Procura ha accertato reati e che per altri due ha lavorato alla conclusione dellindagine. Pare infatti che il Gip attualmente titolare delle indagini nel 2023 abbia rigettato le richieste di arresto perché sarebbe trascorso troppo tempo e le esigenze cautelari, così come prospettate dai PM, sarebbero venute meno". "Ad agosto 2023 la Procura ha chiuso le indagini. Nel frattempo si apprende che la cooperativa che raccoglie tutte le ditte riconducibili alla famiglia Lovato abbia ottenuto circa 131 mila euro di fondi europei negli ultimi anni, finanziamenti possibili perché i titolari sono solo sottoposti ad indagine e non rinviati a giudizio o sottoposti a misure cautelari - conclude l'esponente dem - inoltre secondo il registro nazionale degli aiuti di Stato lazienda avrebbe goduto per anni del sostegno dello Stato a vario titolo".