Roma, 13 nov. (Adnkronos) - "Quella delle aggressioni ai professionisti della sanità è una vera e propria emergenza. Li abbiamo chiamati angeli ed eroi in pandemia, ma oggi è ricominciata la vita di trincea. Io stessa, come medico, sono stata aggredita verbalmente varie volte e a diversi colleghi è andata anche peggio. Purtroppo, il governo si limita a togliere la polvere dove locchio vede, perché non risolveremo il problema se non ne affrontiamo la radice: il depotenziamento della sanità pubblica. Occorre ristabilire il patto di fiducia tra due parti lese. Da una parte, cè il cittadino italiano, che aspetta un anno per una visita cardiologica e un anno e mezzo per una colonscopia. Dallaltra parte, cè il nostro personale sanitario. Stremato, sottopagato, che ha paura di lavorare in condizioni che lo espongono alle aggressioni". Lo dichiara in Aula alla Camera Marianna Ricciardi, deputata del Movimento 5 Stelle in commissione Affari sociali, intervenuta in sede di dichiarazione di voto sul disegno di legge di conversione del decreto legge sul contrasto alla violenza sul personale sanitario. "Allora - prosegue -, diventa fondamentale sottolineare quello che manca: lo stanziamento di risorse adeguate, la previsione di una figura capace di intercettare i conflitti e fornire le giuste informazioni ai familiari in attesa, lassunzione di personale. Una vera emergenza, che però lesecutivo rimanda al 2026, puntando su gettonisti e sullaumento delletà pensionabile che non fa altro che chiudere spazi ai giovani medici. Certo, sono problemi di lunga data ma ora la responsabilità di governare è di questo governo, che invece riserva briciole alla sanità pubblica e unge quella privata. Prevedibile, visto che abbiamo esponenti di governo soci di cliniche private che si fregiano del motto venite da noi senza dover attendere i lunghi tempi della sanità pubblica. Del resto, se la premier dice di aver fatto il più grande investimento in sanità di sempre e il cittadino non si trova la miglior sanità di sempre, è chiaro il rischio che se la prenda con i nostri operatori sanitari. La verità è che noi e voi abbiamo una visione diversa del Servizio sanitario nazionale. Occorre riorganizzare il lavoro e serve investire su territori e prevenzione. Ma neanche il risparmio sugli sprechi è un vostro forte, altrimenti la mia proposta sul contrasto alla medicina difensiva non starebbe lì nel cassetto comportando uno spreco di 11 miliardi lanno". "La tassazione degli extraprofitti delle banche, poi: dai contributi volontari siamo passati ai prestiti. Pinocchio al vostro cospetto ha il nasino alla francese. E poi ci sono gli sprechi generati dallinadeguatezza dei direttori generali nominati dalla politica. Una cosa è certa: sotto gli occhi della gente cè un modello di sanità sgretolato e continuare a nascondere la testa sotto la sabbia non risolverà il problema. Anzi, ne garantirà la persistenza", conclude Ricciardi.