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CIVITAVECCHIA – La decisione dell’amministrazione comunale guidata da Marco Piendibene e dell’assessore al Turismo Piero Alessi di non prorogare il contratto di affitto della celebre statua del Bacio durante l’anno del Giubileo ha acceso il dibattito politico.
L’opera, ufficialmente intitolata “Embracing Peace”, è ormai un simbolo turistico di fama internazionale che negli ultimi anni ha contribuito a dare grande visibilità alla città, attirando migliaia di visitatori e generando un significativo indotto economico.
Tra le voci critiche si distingue quella del consigliere comunale e capogruppo di Forza Italia Luca Grossi, che ha definito la scelta «un errore strategico per il marketing territoriale di Civitavecchia». Secondo Grossi, la statua, oltre ad avere un valore iconico e simbolico, rappresenta un potente strumento di promozione turistica, fondamentale soprattutto in un momento cruciale come l’anno del Giubileo. «Non è stato tentato neppure di coinvolgere fondi privati per mantenerla in loco, nonostante il supporto passato di imprenditori e privati nel riportarla in città», ha aggiunto il consigliere, sottolineando l’importanza di una possibile mediazione con questi soggetti, anche tramite l’intervento della consigliera regionale Emanuela Mari, già determinante in passato per il ritorno della statua a Civitavecchia.
La scadenza del contratto di prestito lo scorso 31 dicembre e la successiva decisione dell’amministrazione di non rinnovarlo per via dei costi elevati – circa 35.000 euro all’anno – hanno suscitato perplessità non solo tra le forze di opposizione, ma anche tra i cittadini, preoccupati per la mancanza di un’alternativa valida e immediata che possa sostituire un’attrazione così popolare. «La statua del Bacio non è solo un simbolo turistico, ma veicola anche un forte messaggio di pace, un aspetto che trascende il mero valore economico», ha precisato Grossi.
Nonostante il consigliere abbia apprezzato la trasparenza del sindaco Marco Piendibene, che ha informato tempestivamente la cittadinanza sulla decisione, ha auspicato «una riflessione più approfondita per prolungare la presenza della statua almeno fino alla conclusione dell’anno del Giubileo, garantendo così continuità nell’offerta turistica e promuovendo l’immagine della città».
La questione rimane aperta e il dibattito è destinato a proseguire, mentre si attendono eventuali sviluppi e possibili soluzioni per preservare un elemento iconico che ha contribuito a rendere Civitavecchia una meta riconosciuta a livello internazionale.
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