PHOTO
E’ stata presentata questa mattina la proposta di legge di iniziativa popolare promossa dalla consigliera regionale Sara Battisti per l'istituzione del servizio di assistenza psicologica primaria. «Una proposta che ho deciso di sottoscrivere con convinzione perché credo fermamente che il diritto alla salute debba essere garantito in ogni sua forma, anche, e soprattutto, quella mentale». Così, Enrico Panunzi, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio. «I dati sono allarmanti e parlano chiaro - spiega -: nel 2023 i servizi di salute mentale in Italia hanno assistito oltre 854.000 persone, con un aumento del 10% rispetto all'anno precedente. La depressione è oggi la prima causa di disfunzionalità nei giovani adulti tra i 14 e i 44 anni. Nella sola Asl di Roma gli accessi ai servizi per under 18 sono aumentati del 45% rispetto al 2019. Crescono le dipendenze, i disturbi alimentari, il disagio emotivo. E cresce, purtroppo, anche il numero di chi sceglie di non chiedere aiuto per vergogna o per motivi economici». «È proprio per questo - prosegue Panunzi - che il nuovo servizio introdotto da questa proposta di legge punta ad abbattere barriere, costi e pregiudizi. Lo psicologo di cure primarie, già attivo in altre regioni italiane, sarà presente in ogni Asl del Lazio, con un professionista ogni 25.000 abitanti. Lavorerà in stretta sinergia con i medici di base, i pediatri, i centri di salute mentale, le case della comunità. Aiuterà le persone in difficoltà psicologica a essere prese in carico in modo rapido, accessibile e gratuito. Non parliamo solo di cura, ma anche e soprattutto di prevenzione: il sostegno psicologico sarà rivolto a chi affronta lutti, crisi familiari, stress da lavoro, separazioni, ma anche a chi vive condizioni più complesse, come bullismo, violenze, autismo, discriminazioni. Il tutto senza oneri aggiuntivi per il bilancio regionale, perché le risorse, 8 milioni all'anno, saranno coperte con i fondi del servizio sanitario. Con questa proposta vogliamo dare una risposta concreta, strutturata e duratura a un bisogno sempre più urgente, rapportando finalmente la legislazione alle evoluzioni della società, delle sue dinamiche e problematiche. La salute mentale non può più essere considerata un lusso. È tempo di agire, e io sono in prima linea per farlo». «Ora occorre raccogliere 10.000 firme per portare avanti questa proposta. Mi impegnerò personalmente affinché il territorio viterbese dia un contributo importante a questo obiettivo», conclude Panunzi.
©RIPRODUZIONE RISERVATA