LADISPOLI - L'Auditorium Massimo Freccia continua a rimanere chiuso in attesa del completamento dei lavori di restyling da parte del privato, e scoppia la polemica da parte del Partito democratico. I dem ripercorrono la storia del cine-teatro all'ingresso nord della città balneare, inaugurato durante gli ultimi mesi della giunta Paliotta, di centrosinistra e successivamente chiuso dall'amministrazione Grando per alcune problematiche relative alla sicurezza (all'interno del teatro pioveva e mancavano i riscaldamenti). «Per due anni tutto restò fermo e abbandonato. Nel 2019 - spiegano i dem - il sindaco annuncia, con tanto di foto celebrativa, l'inizio di lavori di sistemazione della struttura per farla diventare cinema. I lavori li avrebbe dovuti fare il privato a cui purtroppo era stato affidato l'Auditorium per un affitto (incredibile) di 500 euro al mese. Per altri tre anni non accade nulla, la ditta non comincia i lavori. Invece di cambiare ditta (come prevede la norma), il sindaco Grando nel 2022 (in piena campagna elettorale) annuncia di nuovo l'inizio dei lavori. E rilancia con la stessa ditta: annulla l'affitto portandolo a zero euro al mese per la durata di venti anni. Venti anni a zero euro al mese perché la ditta dovrebbe intervenire con fonri propri per i lavori. Ma nel marzo 2022 - proseguono ancora i dem - il Ministero della Cultura concede alla ditta 915mila euro per i lavori sull'Auditorium. Risultato: invece di annullare la concessione gratuita e pretendere l'affitto a favore delle casse comunali a un canone equo Grando non cambia nulla e non pretende il rispetto dei tempi. Veniamo ai giorni nostri: i lavori sono fermi da mesi e il tetto è scoperto perché non sono state posizionate le tegole». Non solo: «Da sei mesi i consiglieri comunali aspettano una relazione sulla vicenda dell'Auditorium ma l'amministrazione tace, violando tutte le norme».

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