ALLUMIERE - Brutte sorprese per i cittadini di Allumiere: «Aumentati i prezzi dei buoni mensa, scuolabus e non solo». A denunciarlo i consiglieri comunali di “Insieme per Allumiere”, Antonio Pasquini e Sante Superchi e quelli del gruppo Pd di Allumiere Enrico Fracassa e Nicol Frezza i quali accusano la maggioranza "di aver alzato troppo i prezzi a discapito dei cittadini".

"Con la delibera di giunta dello scorso 6 marzo, presieduta dal sindaco Luigi Landi, alla presenza degli assessori Marta Stampella e Simone Ceccarelli si è stabilito l’aumento dei buoni mensa e scuolabus, a cui si aggiungono gli aumenti delle tariffe per le pratiche dell’ufficio tecnico - scrivono i consiglieri comunali di “Insieme per Allumiere” Antonio Pasquini e Sante Superchi e del PD Enrico Fracassa e Nicol Frezza - come opportunamente “non detto” alcuni mesi fa in campagna elettorale, l’amministrazione Landi ha aumentano i costi della mensa e delle tariffe per lo Scuolabus: le tariffe dei servizi a domanda individuale varate dalla giunta mostrano diversi ritocchi al rialzo per il 2023 rispetto allo scorso anno. Stesso sistema “al rialzo” per il costo della gestione delle pratiche di competenza del settore tecnico (Sett. I). Questi sono interventi che impattano direttamente sulle tasche dei cittadini, soprattutto per quelle famiglie in maggiore difficoltà economica".

Pasquini, Superchi, Frezza e Fracassa evidenziano poi che "a questi aumenti si aggiunge un cospicuo innalzamento dei costi per l’istruttoria delle pratiche di competenza del Settore I, quindi, un nuovo aumento che grava direttamente sui cittadini. La maggioranza, però, con un post sul profilo istituzionale pensa all’organizzazione della ''Festa di Primavera'', fumo negli occhi per nascondere gli aumenti che peseranno sulle famiglie. Anche noi amiamo le feste, ma un’amministrazione non è un’agenzia di spettacolo e dovrebbe avere quanto meno la priorità di occuparsi dei servizi essenziali che sono fondamentali per garantire non solo gli equilibri sociali, ma lo stesso sviluppo della comunità».

«Come sempre nessuna condivisione - aggiungono - si sarebbe potuta trovare una soluzione alternativa, in grado di tutelare le famiglie e tutti i cittadini, forse non c’è consapevolezza del delicato momento socio economico. Con questi aumenti, che riguardano bambini e in generale i servizi legati alla scuola, si colpiscono in maniera indiscriminata tutti, nessuno escluso".

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