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CIVITAVECCHIA – «L’emergenza abitativa a Civitavecchia assume sempre di più un tono allarmante». Lo dichiarano da Demos e Avs chiedendo azioni concrete. «Attualmente, 750 nuclei famigliari sono in graduatoria, in attesa dell’assegnazione di un alloggio di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) – spiegano – ad oggi, Ater non ha ancora risposto alla diffida del Sindaco del 29 agosto 2024, che chiedeva il ritiro del bando pubblico per la destinazione degli alloggi di Via Veneto all’edilizia agevolata e la loro successiva messa a disposizione del Comune per l’ERP. Questo bando rappresenta una beffa per chi, da anni, è costretto a vivere nell’incertezza e nell’attesa di un diritto fondamentale: quello alla casa. Nonostante dal 2022 tredici nuclei familiari abbiano ricevuto l’assegnazione di alloggi ERP, oggi non ci sono appartamenti disponibili per le famiglie in graduatoria. La situazione è sempre più critica e il ritardo nelle assegnazioni non fa che alimentare frustrazione e tensioni sociali. La collaborazione tra Ater, Comune di Civitavecchia e Regione – hanno aggiunto – in materia di politiche abitative dovrebbe costituire il requisito minimo per rispondere alle esigenze della cittadinanza, ma i fatti dimostrano il contrario. Per questo motivo, Demos e AVS sostengono con fermezza la battaglia che il Sindaco e gli Assessori competenti stanno portando avanti per l'assegnazione degli alloggi alle famiglie in graduatoria, affinché vengano rispettati i diritti dei cittadini. Riteniamo quindi di fondamentale importanza mantenere alta l'attenzione mediatica sull’emergenza abitativa come incentivo cruciale per spingere le istituzioni ad agire con maggiore rapidità ed efficacia. Inoltre, il coinvolgimento delle associazioni di inquilini, come l’Unione Inquilini, è imprescindibile per fare valere le richieste dei cittadini e intensificare la pressione sulle istituzioni. Qualora queste azioni non dovessero produrre risultati concreti, valuteremo la possibilità di ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) per chiedere l’annullamento del bando e l’immediata assegnazione degli alloggi e, qualora si rendesse necessario, valuteremo la possibilità di istituire un comitato civico per coordinare le azioni di protesta e rappresentare in modo più incisivo gli interessi della cittadinanza».
In conclusione, secondo Demos e Avs, la consegna degli alloggi di Via Veneto al Comune per l'assegnazione alle famiglie in graduatoria «non è solo una questione di giustizia sociale, ma un atto di rispetto dei diritti dei fondamentali cittadini. È auspicabile – hanno concluso – che le istituzioni competenti agiscano con urgenza per garantire una casa a tutte le famiglie che ne hanno bisogno».