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Dissidio Forza Italia-Fratelli d’Italia: sono giorni decisivi. La frattura in Provincia a Viterbo si è fatta “sentire” sino in Regione Lazio.
Le posizioni dei due maggiorenti del centrodestra sembrano sempre più distanti se non ci saranno prove di dialogo e ricucitura.
Dopo l’assenza dei 7 consiglieri azzurri all’ultimo consiglio regionale che ha fatto saltare la seduta e, a Viterbo, le prese di posizione di FdI sulle assunzioni in Provincia, si è a un punto morto.
Non è servito l’incontro tra il presidente Rocca e il coordinatore regionale Fazzone ai primi di luglio per sbrogliare una matassa che, a Roma, si sbloccherebbe solo con un rimpasto di giunta chiesto a gran voce dagli azzurri dopo le ultime elezioni e la crescita dei propri consensi, mentre in Provincia a Viterbo, formata da una maggioranza senza FdI, «i rapporti tra noi e Fratelli d’Italia rimangono interrotti finché non ci sarà una presa di coscienza che una coalizione non può essere gestita da un solo partito».
Così il capogruppo di Forza Italia in Provincia Francesco Ciarlanti che parla di situazione di stallo rispetto al comunicato stampa con il quale, nei giorni scorsi, gli azzurri hanno annunciato il momentaneo stop a ogni collaborazione con FdI in Provincia e in tutti i Comuni della Tuscia.
«La vicenda al consiglio regionale – continua Ciarlanti – è una vicenda che era prevedibile, più volte era stato chiesto al presidente Rocca di rispettare i pesi elettorali in consiglio: non è la strada giusta ributtare la palla in tribuna. Credo che sia giusto ciò che ha fatto il nostro coordinatore regionale Fazzone: ora ci aspettiamo che il presidente Rocca capisca questa necessità di riequilibrare quelli che sono i pesi in giunta».
Quindi è tutto chiaro: in Regione Forza Italia vuole maggiore presenza di suoi assessori, a Viterbo la fine di quella che Ciarlanti definisce “gestione di un solo partito” della coalizione di centrodestra. «Condivido e sottoscrivo ciò che ha detto il nostro coordinatore Romoli – conclude Ciarlanti – affinché il centrodestra torni a essere un confronto tra più partiti e non la voce di uno solo». Il coordinatore provinciale di FdI Massimo Giampieri replica dicendo che «sono estremamente convinto che il centrodestra è una forza unitaria che quando si è presentata unita ha sempre vinto. Nella nostra provincia le percentuali del centrodestra sono altissime, questa è la volontà popolare e, come Fratelli d’Italia, seguiamo questa linea da sempre: oggi come centrodestra governiamo il Paese e, nella nostra provincia, uniti abbiamo preso tantissimi voti».
Chiaro il messaggio di Giampieri che può essere parafrasato con una domanda: se nella Tuscia il centrodestra unito vince e fa numeri da record, perché in Provincia Forza Italia governa con il Pd e i civici?
«Questa linea unitaria la vogliamo seguire in tutti gli enti locali – continua Giampieri – in quanto divisi si faticano ad avere dei risultati perché la nostra base non accetta certe logiche di spaccatura. Ecco perché non condividiamo la posizione della Provincia e quello che sta avvenendo: noi seguiamo la linea del centrodestra unito che vuole il nostro popolo. Mai con la sinistra e il Pd com’è ora a Palazzo Gentili e ovunque».
Giampieri, dopo il risultato delle elezioni di secondo livello che hanno dato 4 consiglieri alla lista Tuscia Tricolore, conferma che «anche a livello provinciale c’è questa linea, noi combattiamo invece la divaricazione delle forze politiche stando all’opposizione per coerenza. Spero che gli altri si rendano conto delle difficoltà che esistono, in una realtà di centrodestra forte come in Provincia, ad andare in strade diverse».