CIVITAVECCHIA –  «Basta ricatti occupazionali, serve un futuro senza combustibili fossili». Lo sottolinea il coordinatore del Polo democratico Mirko Cerrone ricordando come «da troppo tempo la nostra città è ostaggio del carbone, una fonte energetica che ha segnato il territorio con inquinamento e schiavitù ambientali. È inaccettabile che ancora oggi – ha spiegato – si continui a legare il futuro di Civitavecchia a modelli superati con il pretesto che non ci siano alternative per il lavoro. Il ricatto occupazionale non può essere la scusa per non cambiare rotta, lo sviluppo deve essere sostenibile e incentrato su tecnologie innovative e rispettose dell’ambiente. La necessità di dare un nuovo volto alla città, abbandonando progressivamente i combustibili fossili, è chiara a tutti. È ora di passare dalle parole ai fatti promuovendo un modello industriale capace di garantire occupazione stabile senza compromettere la salute dei cittadini e il futuro del territorio. Le opportunità ci sono, dalle fonti rinnovabili all’innovazione tecnologica, passando per una vera strategia di riconversione industriale che tenga conto dell’evidente ed ormai inarrestabile propensione turistica della nostra città».

Secondo Cerrone, «non si può più perdere tempo dietro scelte politiche miopi o progetti che non tengano conto delle reali esigenze del territorio. Il futuro di Civitavecchia – ha infatti sottolineato – deve essere orientato verso un’economia pulita, evitando di ripetere i drammatici errori del passato. Non si tratta solo di un problema ambientale, ma anche di una questione economica e sociale; servono investimenti concreti e strategie di lungo periodo che permettano di costruire un nuovo tessuto produttivo. Per questo è fondamentale che tutti gli attori coinvolti, dalle aziende alle istituzioni – ha concluso Cerrone - abbiano chiare responsabilità ed impegni presi. Civitavecchia ha già pagato un prezzo altissimo, ora è il momento di dare una vera svolta al fine di garantire alla città un futuro diverso, fatto di sviluppo, occupazione e rispetto per l’ambiente».