CIVITAVECCHIA – Niente da fare per Enzo D’Antò. Il consiglio regionale ha infatti respinto la proposta di annullamento dell’elezione di Marco Colarossi, a cui sarebbe subentrato appunto l’esponente civitavecchiese del Movimento cinque stelle. Si è da poco conclusa infatti la votazione, a scrutinio segreto, che ha visto 6 voti favorevoli, 36 contrari e 3 astenuti.

D’Antò ha già dato mandato al proprio legale di procedere con un ricorso «per restituire legalità alla politica, visto che oggi sembra un optional». L’esponente del Movimento cinque stelle è deciso ad andare fino in fondo, alla luce del mancato ingresso in consiglio regionale. «Una questione di principio» l’ha definita. «Quanto accaduto è uno dei motivi per i quali i cittadini non si recano più a votare - ha commentato D’Antò - la politica, con episodi come questo, si pone sopra le norme. La giunta per elezioni, deputata per questo, si è espressa chiaramente dicendo che il collega era ineleggibile. Ebbene, alla politica non è interessato e lo ha dimostrato con il voto in aula. Invece di dare certezza alle norme, in questo caso è andata oltre. Ecco perché ho deciso di procedere con un ricorso, che sia il Tar o il tribunale civile: per ripristinare la legalità».

Il Movimento Cinque Stelle Lazio ha commentato: «Il Consiglio regionale ha respinto oggi la decadenza del collega Marco Colarossi. Ci siamo posti sempre con serenità rispetto a questa decisione. Si chiude oggi un capitolo che non ci ha impedito di lavorare per il bene dei cittadini e delle comunità, continueremo con lo stesso impegno e la stessa determinazione, a onorare il mandato che ci hanno dato gli elettori».
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