CIVITAVECCHIA - Dopo soli due consigli comunali, si registrano le prime divergenze e prese di posizione all’interno della maggioranza. Tanto che, ieri mattina, il consigliere della Lega Daniele Perello sembrerebbe aver ufficializzato il passaggio al gruppo misto. Già alla prossima seduta, prevista alla Pucci probabilmente per la prossima settimana, dovrebbe essere confermata questa decisione con la costituzione del gruppo. 

Un gruppo che, stando ai rumors provenienti da Palazzo del Pincio, potrebbe non avere tra le fila soltanto Perello. 

Perello che intanto, però, ha aperto la strada. Al momento, da parte sua, nessun commento. Irreperibile. Ma certo la sua decisione non è stata un fulmine a ciel sereno. Tutt’altro. I segnali c’erano da tempo. Alla base della scelta, a quanto pare, una forte rottura con la dirigenza regionale e nazionale del partito. Il suo ingresso nella Lega, la sua esperienza come consigliere più anziano del centro destra , il risultato conseguito al primo turno evidentemente avevano un obiettivo differente da quello che poi è stato. Per lui nessun assessorato, come inizialmente si era pensato, nessuna ‘‘superdelega’’, nè tantomeno il ruolo di capogruppo o quello di presidente di commissione: a quanto pare, infatti, la stessa Lega avrebbe chiesto due presidenze, per Cacciapuoti e Pepe(Urbanistica ed Ambiente ). E poi la questione di Csp, con il cambio dei vertici appreso dai giornali e non condiviso, come confermato nei giorni scorsi dal consigliere, e la differenza di vedute, soprattutto dal punto di vista etico, sul caso D’Amico e la non condivisione con tutto il resto del partito e della lista portando il partito locale ad essere di fatto solo il partito degli eletti. La rottura totale sembrerebbe essere avvenuta sulla proposta del gruppo consigliere della Lega di allargare il cda di Csp a  cinque membri, proposta che Perello non ha solo non condiviso ma che lo ha visto scrivere nei giorni scorsi un post su Facebook dove parlava del fatto che le urgenze fossero dare risposte alla cittadinanza e non invece trovare posti di potere per amici di amici o per silurati  politici . Una visione differente della politica, che Perello avrebbe  rimarcato con la sua decisione. Decisione che, però, non avrebbe nulla a che fare con il sostegno al sindaco Ernesto Tedesco.