CIVITAVECCHIA – Il consiglio comunale di Civitavecchia rinvia ancora una volta la celebrazione di un eroe locale, in questo caso Raul Di Gennaro (nella foto Di Gennaro alfiere d’onore consegna la bandiera di combattimento al Presidente Ciampi in occasione del 60° anniversario della battaglia di El- Alamein nel 2002), trasformando una ricorrenza patriottica in un caso politico. «Il 17 marzo, anniversario dell’Unità d’Italia, finalmente il Consiglio Comunale avrebbe dovuto celebrare un eroe e patriota civitavecchiese, come previsto dallo Statuto del Comune, dopo la modifica del 2019, a cui poi non venne dato seguito negli anni successivi, a causa del Covid - ricordano infatti il capogruppo Massimiliano Grasso e il coordinatore di FdI Paolo Iarlori - quest’anno la celebrazione è stata ripresa dal capogruppo di Fratelli d’Italia che a fine febbraio ha proposto al Presidente del Consiglio Comunale Marco Di Gennaro di partire con la figura di Raul Di Gennaro, come già venne suggerito dal circolo Giorgio Almirante di Fratelli d’Italia subito dopo la modifica dello Statuto. Di Gennaro fu infatti insignito in vita della Medaglia d’Argento al Valor Militare, per quanto fatto nella Seconda Guerra mondiale a El Alamein, dove Di Gennaro combatté dimostrando il suo eroismo con altri paracadutisti della Folgore. Dopo un primo assenso da parte del Presidente del Consiglio Comunale, con il coinvolgimento dell’assessore alla Pubblica Istruzione Tinti per invitare alcune classi degli istituti scolastici cittadini a partecipare alla cerimonia all’aula Pucci, anche questa vicenda, così come si era tentato di fare da parte di alcuni rappresentanti della sinistra per l’intitolazione di largo Mafalda Molinari, è stata incredibilmente politicizzata e ideologizzata, arrivando a sospendere ogni decisione “in attesa di definire le modalità di individuazione degli eroi e dei patrioti da celebrare”». I due esponenti di Fratelli d’Italia parlano quindi di “ipocrisia politica” di alcuni rappresentanti della maggioranza, che non hanno « neppure avuto il coraggio di bocciare la proposta, rinviando la questione il tempo necessario a far trascorrere inutilmente il 17 marzo, quindi senza alcun rispetto dello Statuto del Comune di Civitavecchia. Ma la domanda più offensiva dell’intelligenza non dei sottoscritti, ma di tutti i civitavecchiesi, su cui è stata incentrata la richiesta di rinvio - hanno aggiunto Grasso e Iarlori - è stata su chi si arroghi il diritto di stabilire se Raul Di Gennaro sia stato un eroe e un patriota, come se una Medaglia d’Argento al Valore, conferita dal Presidente della Repubblica, non abbia alcun significato. Raul Di Gennaro è stato indiscutibilmente un eroe, un patriota ed un grande Civitavecchiese e la sua vita ne costituisce la migliore testimonianza. Evidentemente è così per chi si è soltanto posto la domanda. Visto che il Consiglio Comunale non intende procedere con quanto previsto dallo Statuto comunale, proponiamo di avviare una serie di incontri nelle scuole, con storici ed esperti locali, per far conoscere le figure storiche civitavecchiesi, meritevoli di essere appellati come eroi e patrioti».

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