CIVITAVECCHIA – «Definire Civitavecchia il luogo dove si esercita la pressione fiscale locale più altra d’Italia è decisamente errato». Lo afferma l’Assessore al Bilancio, Francesco Serpa, replicando alla Confcommercio locale.

«Sappiamo benissimo chele istituzioni debbono fare di più per agevolare le imprese e le famiglie e la Tari è senz’altro più alta della media regionale, ma l’associazione di categoria omette due particolari assai importanti: in primo luogo, la Tari è strutturalmente alta a Civitavecchia per una serie di fattori, non ultimo l’avvio della raccolta differenziata porta a porta, come noto non deciso (nelle modalità e nelle tempistiche) dalla attuale Amministrazione. In secondo luogo, e nonostante ciò, dall’insediamento della nuova giunta, avvenuto nel 2019, ad oggi siamo riusciti ad abbassare la tariffa media di circa l'8-9%: un decremento tangibile che è anche un preciso segnale sulla direzione che questa Giunta e questa maggioranza hanno deciso di intraprendere», conclude Serpa.

Commenta quindi il Sindaco Ernesto Tedesco: «Ritengo ormai evidente che dietro la sigla della Confcommercio ci siano prese di posizione di chi nulla ha a che fare con la lecita rappresentanza di una categoria rispettabile e stimata. È palese la discesa nell’agone politico, che scade addirittura nell’attacco personale al consigliere Mecozzi che appare gratuita e inaccettabile e che personalmente respingo fortemente al mittente. Forse si tratta della stessa Confcommercio che, anziché scusarsi per le azioni incresciose e il comportamento inaudito di un suo delegato al Comune, ha cercato goffamente di nascondere la polvere sotto al tappeto parlando di “incidente”. Credo che non serva aggiungere molto altro».

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