LADISPOLI - Il calendario degli appuntamenti c'è. Il sole e il caldo pure, proprio come la voglia di fare festa. Scalda i motori la stagione estiva 2024 nella città balneare e se da un lato i cittadini non vedono l'ora di poter godere di momenti di svago e relax, dall'altra parte temono notti insonni a causa del frastuono. A puntare nuovamente i riflettori sull'inquinamento acustico è Ladispoli Attiva. «Numerosi cittadini, specialmente nelle ore notturne, durante la stagione estiva, subiscono gravi disagi a causa dei rumori provenienti da locali che organizzano intrattenimenti musicali con impianti di amplificazione sonora. Le zone più colpite - spiegano - includono Palo Laziale, lungomare Marina di Palo, lungomare centrale, Caere Vetus e il centro storico e viale Italia». A scatenare le ire, in particolar modo, è l'ordinanza emessa dal primo cittadino Alessandro Grando, che già dallo scorso anno «ha esteso i tempi di diffusione sonora invece di ridurli». Una decisione che «mette ulteriormente a rischio il diritto alla quiete, al riposo e alla salute pubblica dei cittadini, in violazione dell'articolo 32 della Costituzione italiana». Proprio il gruppo politico di opposizione già lo scorso anno aveva chiesto all'amministrazione di dotare gli agenti della Polizia locale di un misuratore di decibel che però, non era mai arrivato. Richiesta che i consiglieri ribadiranno durante il prossimo consiglio comunale su mozioni e integrazioni. Ma non finisce qui. Oltre al misuratore di decibel, ora, da Ladispoli Attiva chiedono al sindaco e alla giunta di «rettificare l'ordinanza sindacale, eliminando ogni tipo di deroga e stabilendo che i limiti d'orario di diffusione sonora degli intrattenimenti musicali all'interno dei locali, negli spazi esterni o all'aperto in ogni zona della città debbano essere: da ottobre a maggio, dal lunedì alla domenica non oltre le 24; da giugno a settembre, nei giorni da domenica a giovedì non oltre le 24; e nei giorni di venerdì, sabato e prefestivi non oltre l'1». Obiettivo della richiesta: «Migliorare la qualità della vita dei cittadini».

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