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CIVITAVECCHIA - I consiglieri comunali Alessandro D’Amico, Antonio Giammusso, Elisa Pepe e Raffaele Cacciapuoti. Il sindaco Ernesto Tedesco. Il direttivo locale della Lega, con in testa il coordinatore Enrico Zappacosta. E poi il commissario Marco Riezzi, inviato a Civitavecchia per cercare di dirimere la situazione attuale, dopo le ‘‘scosse di terremoto’’ degli ultimi tempi. La Lega si è riunita ieri mattina a San Gordiano per guardarsi in faccia e fare un punto su quanto sta accadendo in città. La Lega, dopo il successo elettorale, ha perso già uno dei suoi cinque consiglieri comunali, Daniele Perello, oggi nel gruppo misto. Poi la rinuncia di Cacciapuoti al ruolo di presidente della commissione Urbanistica. La sfiducia di Giammusso da capogruppo e la sostituzione con D’Amico. E infine la lettera firmata da un gruppo di esponenti del partito che mettevano di fatto in discussione anche l’operato dello stesso coordinatore Zappacosta. E così, da Roma, è stato inviato in città Riezzo, giovane salviniano di Trevignano Romano e responsabile per l’area Provincia Nord, nominato commissario, un organo di controllo al di sopra anche di Enrico Zappacosta che attualmente resta comunque al suo posto. L’obiettivo di Riezzo, figura inclusiva, è quello di ricompattare il partito. E quella di ieri è stata l’occasione per analizzare quanto accaduto nelle ultime settimane, con il commissario che ha avuto modo di ascoltare le diverse parti. Una riunione per cercare di ritrovare quella pace persa, per il bene del partito certo, ma anche e soprattutto della città, come ha avuto modo di ricordare il sindaco Ernesto Tedesco, intervenuto proprio per cercare di ricreare e ricompattare quel gruppo che è uscito vincente dalle ultime elezioni amministrative, chiamato proprio a guidare la città e a rispondere alle diverse esigenze che si presentano. E per guidare la città serve unione e compattezza. Su questo si sarebbe focalizzato il primo cittadino. Un confronto a tutto campo, nel corso del quale sono state messe in discussione anche alcune scelte prese nell’ultimo periodo, chiamando in causa anche i vertici romani. Un partito, quello della Lega, che cerca quindi di fare quadrato per risolleversi e per evitare possibili ripercussioni negative, che si potrebbero concretizzare anche con un paventato rimpasto di giunta. Un rischio che la Lega non vuole correre perché, visti i numeri attuali, potrebbe vedere ridimensionata la propria presenza in giunta, avendo attualmente in quota tre assessori ed il sindaco, con quattro consiglieri. Il rischio di riequilibrio tra le diverse forze della maggioranza - lista Grasso, Fratelli d’Italia, Forza Italia e lista Tedesco - che i salviniani vogliono evitare a tutti i costi. Ecco perché saranno fondamentali i prossimi incontri. D’altronde, non essendo uscito alcun documento ufficiale dalla riunione di ieri, difficilmente sembra essere così vicina la soluzione della crisi interna al partito.