CIVITAVECCHIA - "Apprendiamo dalla stampa locale che l’assessore al Commercio, Dimitri Vitali, ha deciso che il tradizionale mercatino del mercoledì di Via Pietro Nenni deve sparire per sempre. Ad aggravare la situazione c’è la scelta di spostare i banchi sulla trincea ferroviaria, inglobando il mercato rionale del mercoledì nel mercato giornaliero del centro cittadino".

Inizia così una nota di Unione popolare Civitavecchia che interviene sulla vicenda del mercatino di viale Nenni criticando la decisione di riportarlo al centro, contrariamente a quanto assicurato nel corso del consiglio comunale che vide l'approvazione del nuovo regolamento per il commercio in cui l'amministrazione promise di trovare aree adeguate per continuare a garantire un servizio fondamentale per il quartiere periferico.

"L’assessore - proseguono - giustifica questa decisione come conseguenza di una legge regionale che vieta a mercati e fiere di insistere su strade ad alta percorribilità. Ovviamente nulla vietava di trovare soluzioni alternative che evitassero di inglobare il mercato settimanale in quello giornaliero, sancendone di fatto la scomparsa. Ma evidentemente l’assessorato al Commercio di Civitavecchia non è guidato da persona capace di scelte rispettose della cittadinanza, del tessuto sociale delle periferie e della tradizione della nostra città. Da decenni chi abita sopra “la Mediana”, zona assolutamente carente di luoghi di aggregazione e servizi al cittadino, sa che il mercoledì mattina può scendere sotto casa per una passeggiata, incontrare amici e parenti per scambiare due chiacchiere e portare a casa una busta di frutta e verdura senza dover per forza recarsi in auto al centro o dover ricorrere alla scadente merce dei supermercati. Molti di noi vivono in questa zona altamente residenziale e sappiamo bene che il mercoledì mattina bisogna uscire di casa 5 minuti prima per andare a scuola o a lavoro perché c’è un po’ di traffico in più. Ma questo “sacrificio” è ripagato dalla consapevolezza che quel pezzo di strada per qualche ora verrà strappato alla frenesia del traffico per essere animato da anziani con il carrellino della spesa, gruppetti di persone che parlano, profumo di verdura e fiori e che le uniche ruote a sfrecciare sull’asfalto saranno quelle dei passeggini dei bambini. In più, come accennavamo, la soluzione al problema è semplicemente ridicola. I banchi verranno spostati sulla trincea ferroviaria, riducendo la quantità di parcheggi già scarsamente disponibili ed aumentando traffico e smog. Per noi questo è uno schiaffo alle tradizioni ed ai cittadini di Civitavecchia, frutto dell’incapacità dell’attuale Giunta di destra. Sarà che ormai le decisioni sull’amministrazione cittadina vengono prese a Roma, come dimostra il quinto rimpasto di giunta deciso dalle segreterie di partito della Capitale, ma almeno i rappresentanti locali dovrebbero garantire un po’ di conoscenza e rispetto del territorio. Tutto questo ci porterebbe a chiedere le dimissioni dell’assessore Dimitri Vitali per la sua scarsa sensibilità al territorio, rendendosi inadeguato al suo ruolo, ma dopo anni di liti e rimpasti i partiti che governano la città non riuscirebbero ad esprimere nulla di meglio. Allora - concludono - l’appello all’assessore sarà meno perentorio e lo invitiamo semplicemente a ritirare le decisioni prese. Prenda spunto dalle numerose critiche che i cittadini gli stanno recapitando per trovare una soluzione alternativa. Forse apprenderà la lezione che chi governa, quando non sa che fare, è meglio che chieda aiuto in modo da evitare di fare solo danni".

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