CERVETERI - Lo scontro tutto interno alla maggioranza si sposta ora sul secondo lotto dei lavori sul Lungomare dei Navigatori Etruschi a Campo di Mare. Da un lato il sindaco Elena Gubetti che annuncia in pompa magna l'avvio dei cantieri, dall'altra l'ex sindaco etrusco e coordinatore di Governo civico (uno dei due gruppi consiliari che ha deciso di fuoriuscire dalla maggioranza) che rivendica l'opera «finanziata quando ero sindaco e che oggi vede luce». «Il cantiere - spiega ancora Pascucci - è frutto di finanziamento di due milioni di euro ricevuto da Città Metropolitana su progetto presentato nel 2021 dalla nostra amministrazione».

E mentre i riflettori sono puntati sui lavori a Campo di Mare, i dissidenti non perdono tempo e replicano al primo cittadino Gubetti dopo l'attacco sferrato nel week end a causa della loro assenza «ingiustificata» all'ultimo consiglio comunale. Per i dissidenti il sindaco sarebbe reo di «una campagna di disinformazione basata su illazioni e bugie». Sapeva, in sostanza dei motivi della loro assenza già dal «giorno precedente il consiglio comunale» quando durante un incontro con «una delegazione di Governo civico» è stata annunciata «la possibile assenza a meno che non fossero arrivati segnali distensivi». Una crisi di maggioranza, per il gruppo politico che fa riferimento proprio a Pascucci, che «per causa del sindaco e della sua restante amministrazione, attanaglia Cerveteri ormai da mesi». «Sul piano strettamente tecnico - evidenziano ancora dal gruppo - sono stati chiesti importanti chiarimenti in merito ad alcuni atti che si sarebbero votati in aula il giorno successivo (e, tra tutte, proprio la gestione di Liberamente). I chiarimenti, purtroppo, non sono mai arrivati». «Il dato di fatto è che la sindaca e la sua squadra hanno preferito votare con l’opposizione». «La verità è ancora che sono mesi che la sindaca si disinteressa dei problemi e della crisi di governo; ha preferito offendere e insultare quelli che dovrebbero essere i suoi alleati di governo, per strizzare l’occhio all’opposizione. Finalmente oggi esce allo scoperto, dichiarandosi pronta a maggioranze alternative».Per i dissidenti «il suo operato (quello di Gubetti, ndr) si giudica giorno per giorno, non alla fine dei 5 anni. Anzi abbiamo il dovere di impedirle di rovinare quanto di buono è stato fatto nei precedenti 10 anni, prima che sia troppo tardi. Perché ci teniamo alla nostra città». «Scenda da quel piedistallo di menzogne e torni nella vita reale. Si venga a confrontare sui temi, sulle cose che non funzionano (tante) e sulle possibili soluzioni».

©RIPRODUZIONE RISERVATA