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CIVITAVECCHIA – Infiamma il dibattito sulla gestione dei rifiuti. Nei giorni scorsi il capogruppo di FdI Massimiliano Grasso aveva presentato un’interrogazione urgente, chiedendo chiarezza sull’ubicazione del nuovo impianto di compostaggio dei rifiuti organici e sul progetto di ampliamento della discarica di Fosso Crepacuore da parte della società Mad. Grasso ha evidenziato come l’impianto di compostaggio verrebbe localizzato a poca distanza da scuole e abitazioni, nei pressi di via dell’Immacolata, mentre la discarica rischierebbe di trasformarsi in un nuovo invaso per centinaia di migliaia di tonnellate di rifiuti, presumibilmente provenienti da Roma. Nel frattempo, si rincorrono indiscrezioni su un incontro avvenuto a Roma: il sindaco Marco Piendibene (Pd) si sarebbe recato dall’assessore regionale all’Ambiente Fabrizio Ghera, accompagnato da un ex assessore di centrodestra dell’ex giunta Tedesco, per discutere proprio della richiesta di ampliamento della discarica. Un incontro che testimonierebbe l’imbarazzo dell’amministrazione, costretta a fronteggiare la perdita delle entrate Enel senza ancora una strategia definita sulla gestione dei rifiuti. Dal Pincio, però, nessuna smentita ufficiale: tutto tace. E proprio su questo silenzio Grasso è tornato all’attacco. «Alla luce di queste notizie – afferma il capogruppo di FdI – si legge in un’altra ottica l’assenza dell’assessore Giannini, che la scorsa settimana non si è presentato in consiglio comunale per rispondere alla mia interrogazione. Non potrà scappare per sempre: prima o poi dovrà chiarire quale sia la vera posizione dell’Amministrazione sul progetto della Mad e sulla chiusura del ciclo dei rifiuti a Civitavecchia». Grasso sottolinea il rischio concreto: senza un impianto di trattamento, Civitavecchia continuerebbe a conferire i propri rifiuti a Viterbo, mentre la discarica locale si trasformerebbe, ancora una volta, in punto di smaltimento per l’immondizia romana. «Uno scenario – accusa – già visto con Cozzolino, Raggi e Zingaretti. E che si ripeterebbe anche con questa Giunta che ha revocato, come primo atto, la delibera per la nuova provincia, lasciandoci dentro la Città Metropolitana». Quanto all’incontro in Regione, Grasso è netto: «Se Giannini non sapeva della missione del sindaco dovrebbe trarre le dovute conclusioni. Se invece ne era a conoscenza, allora la pantomima dei post sui social contro la discarica serve solo a prendere in giro i cittadini. La tattica di 'cadere dal però sta causando troppe contusioni politiche: prima la cena con Enel e pezzi della minoranza, ora questa missione in Regione con esponenti del centrodestra. Il quadro è chiaro: l’Amministrazione sta giocando una partita sulla pelle dei cittadini, senza trasparenza». Il rischio, conclude Grasso, è che ancora una volta a pagare siano i civitavecchiesi.
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