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CIVITAVECCHIA – Sono numeri importanti e significativi quelli che arrivano da Molo Vespucci e che tracciano il quadro dello stato di salute dei porti del network e, in particolare, di quello di Civitavecchia dove la ricetta della diversificazione dei traffici, sulla quale ha da subito puntato il presidente dell’Adsp Pino Musolino, sta iniziando a far vedere i primi frutti. Perché - lo ha ribadito Musolino - i dati del primo semestre 2023 vanno letti senza dimenticare quanto sta accadendo fuori lo scalo. «Sono numeri importanti e significativi - ha spiegato - che confermano la piena ripartenza dei settori classici su cui già abbiamo competenze, e quindi le crociere, ma anche ro-ro e ro-pax, così come le auto, che sono tornate a crescere in maniera esponenziale. Certo, qualche segnale negativo c’è, ma è fortemente condizionato da elementi macroeconomici e di sistema».
CROCIERE E TRAGHETTI Il traffico passeggeri si è completamente lasciato alle spalle il periodo pandemico, recuperando quanto perso e anzi aspirando a risultato oltre ogni aspettativa. Soprattutto per quanto riguarda le crociere che, già a fine giugno, erano arrivate a 1,173,112 passeggeri movimentati ( +86% rispetto allo stesso periodo del 2022). «Ad agosto abbiamo già superato i due milioni, dato che lo scorso anno - ha sottolineato il presidente - avevamo raggiunto ad ottobre. Ci avviciniamo a risultati che potrebbero essere storici». Numeri che fanno ben sperare anche nella “conquista” del primato nel Mediterraneo, con il testa a testa tra Civitavecchia e Barcellona. Anche i traghetti di linea hanno già fatto registrare un + 23,4% rispetto a giugno 2022, ma aggiungendo il boom avuto tra luglio ed agosto si comprende bene l’impatto sui traffici. «Andremo anche meglio - ha sottolineato Musolino - una volta terminati i lavori per l’ultimo miglio ferroviario e altre infrastrutture, e in vista del Giubileo del 2025 e, perché no, di Expo 2030, contiamo di confermarci hub fondamentale di ingresso in Italia non solo per i passeggeri crocieristi».
AUTOVETTURE IN POLIZZA Un settore, questo, che ha visto un’exploit nell’ultimo anno, con la ripresa del mercato in generale. Rispetto a giugno dello scorso anno, infatti, l’incremento è del 77,8%, con 38.084 auto in più. «Abbiamo saputo rispondere alle esigenze del mercato - ha aggiunto il presidente - garantendo nuovi spazi, come ad esempio quello dell’ex cantiere Privilege senza i quali saremmo stati costretti a mandare altrove le auto».
MERCI «La spinta inflattiva globale sta portando ad una flessione nel settore delle merci - ha confermato - segnali negativi arrivano anche dalla Cina dove si registra un -27% dell’export. Se guardiamo il calo del carbone, arrivato ad un -25,3% , questo è legato alla strategia nazionale e non solo del phase out, con Civitavecchia che sta giocando un ruolo strategico in vista del 2025; noi ci siamo e abbiamo garantito al tavolo che si è aperto al Ministero la massima collabotazione per arrivare, grazie anche all’impegno della Regione e del vicepresidente Angelilli, ad avere in campo una proposta che sia seria e concreta. Nel frattempo, grazie al lavoro degli operatori tutti e dei nostri uffici, stiamo portando avanti il discorso della diversificazione dei traffici. Sul dato di settembre/ottobre avremo delle interessanti new entry, che riguardano ad esempio il tufo, la pozzolana e nuovi materiali di recupero, come pneumatici dismessi, nell’ambito dell’economia circolare. Insomma, ilcalo del carbone era prevedibile e non deve stupire; l’importante è aver iniziato a lavorare per creare alternative vere e credibili per recuperare quanto andremo a perdere». A spiegare ancora i segnali negativi che giungono dalle banchine c’è anche l’aumento dei costi delle tariffe per il nolo delle navi che ha costretti molti operatori a tornare al ferro o alla gomma per gli spostamenti.
GLI ALTRI PORTI Sono positivi i segnali su Gaeta. «Questo vuol dire che il lavoro svolto sta pagando, con lo scalo che farà segnare un dato storico, visto che a luglio ha movimentato anche i primi contenitori - ha concluso Musolino - per Fiumicino siamo ormai pronti alla posa della prima pietra del nuovo porto, per un appalto da 36 milioni».
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