CIVITAVECCHIA – «Dobbiamo costruire i porti di Roma e del Lazio del 2050 e oltre. Logistica e trasporto marittimi cambieranno nei prossimi anni e saranno collegati con il digital twin che ci farà conoscere tutto sotto e sopra l’acqua per la gestione dei camion e delle merci».

È quanto sottolineato dal presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno centro settentrionale Pino Musolino intervenendo a Roma, all’Assemblea Alis e gli Stati Generali del trasporto e della logistica che si conferma un appuntamento strategico, punto di riferimento per il settore, luogo di discussione, proposte e confronto. «Con gli altri presidenti, con un imprenditore dinamico e visionario come Domenico De Rosa e con l’ammiraglio Carlone - ha sottolineato Musolino - abbiamo discusso di futuro e competitività dei nostri sistemi portuali, tema centrale per il futuro del nostro paese». Il presidente dell’Authority, infatti, ha preso parte al panel "La risorsa mare e la portualità nazionale come volano di competitività", moderato da Antonio Errigo; gli interventi dei relatori hanno evidenziato come tali risorse siano fondamentali per lo sviluppo economico e la competitività dell’Italia. «Siamo decisamente convinti che l’Italia, con la sua storia, le sue tradizioni e il suo patrimonio culturale, possa e debba svolgere un ruolo cruciale nella costruzione di un presente più sicuro ed un futuro più sostenibile - ha evidenziato in apertura della due giorni a Roma il presidente Alis Guido Grimaldi - ma soprattutto ci auguriamo che l’Italia riprenda il suo ruolo di coraggiosa navigatrice, che grazie a diversi comandanti italiani ha permesso di scoprire luoghi sconosciuti ed inesplorati e di illuminata imprenditrice, che grazie alle sue tante eccellenze mondiali ha potuto raggiungere traguardi straordinari in molteplici settori, dal manifatturiero al farmaceutico, dall’agricolo al turistico, così come dai servizi ai trasporti e alla logistica sostenibile». Una strategia condivisa ed una visione di lungo periodo, secondo il presidente Musolino, sono oggi più che mai necessarie per far sì che l’Italia possa giocare, all’interno di una politica marittima al centro del Mediterraneo, un ruolo da protagonista.

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