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Con poco più di un mese di tempo, si sta sviluppando la campagna elettorale per definire chi sarà il prossimo presidente del Comitato Regionale Lazio, in successione a Melchiorre Zarelli. Roberto Avantaggiato giornalista, da due anni nel Consiglio Regionale del Cr Lazio, ha avanzato la sua candidatura sulla propria pagina social.
Perché questa scelta?
“Da sempre sono vicino al mondo dei dilettanti, sin da quando ho iniziato il mio percorso professionale, continuando a seguire il nostro mondo anche quando mi occupavo di altri ambito. So, quindi, come il movimento è cresciuto e quanti passi in avanti ha fatto. Un patrimonio che va salvaguardato e dal quale bisogna ripartire”.
Lei alla presidenza, e poi?
“Avrò il sostegno di una squadra collaudata, con la quale inizieremo un percorso che dovrà portare il Lazio a mantenere il ruolo di prestigio che ha acquisito sotto la gestione Zarelli”.
Viterbo e la sua provincia che ruolo avranno?
“Fondamentale, come tutte le altre province del Lazio. Per me non ci sono aree territoriali di serie A e aree di serie B. Il Comitato nella Tuscia è già presente con una sua delegazione che ha lavorato e lavorerà con profitto, sviluppando l’attività anche là dove era arretrata, come nel calcio a 5.
Poi, se sarò eletto, il mio intento sarà quello di essere presente, periodicamente, a Viterbo per incontrare le società e sentire dalla viva voce problemi e suggerimenti. Dico a tutti che siamo noi che dobbiamo portare il Comitato dalle società e non viceversa”.
Può entrare nel merito per spiegare cosa significa essere vicini alle società?
“Significa dare attuazione a quella “politica dei servizi” che secondo me deve essere nelle fondamenta del Cr Lazio. Per farlo ci avvarremo di persone preparate e consapevoli del ruolo e delle situazioni.”
Tema Riforma dello Sport…
“Ci avvarremo del supporto di professionisti e le loro competenze serviranno proprio a questo. A dare, cioè, aiuti a chi è stato travolto da tutte queste novità legislative. Volontariato e valorizzazione dei giovani non possono andare perduti, ma salvaguardati e aiutati”.