I valorosi “guerrieri” delle Under 5, 7 e 9 del Rugby Civitavecchia sono scesi sul campo di allenamento del Moretti Della Marta per prepararsi al meglio in visto di un ritorno all’attività agonistica. Piccoli in campo e nell’età, ma già “grandi” nella vita quotidiana, hanno affrontato ed affrontano un periodo particolarmente difficile mettendocela tutta per superare le difficoltà legate al preciso momento storico. Grazie al rugby, uno sport che può essere visto come una metafora della vita, stando insieme in allenamento riescono a combattere le difficoltà e i problemi attuali della solitudine imposta dalla pandemia. Una forza che sviluppano in allenamento grazie alla tecnica del sostegno, che li aiuta ad inserirsi nella società.
Col contatto che fa paura a tutti, il rugby insegna il contatto di mischia e il placcaggio, che sono due tecniche che aiutano a vivere, a conoscersi. Il passaggio all’indietro significa fiducia.
Nelle squadre del Rugby Civitavecchia c’è un ruolo per tutti, non ci sono esclusi. Non esiste individualità ma gruppo. I valorosi “guerrieri” delle Under 5, 7 e 9 imparano ad uscire dall’individualità e a divenire un gruppo granitico; dentro e fuori dal campo tutti insieme sconfiggono la solitudine dovuta alla pandemia.
Il contatto fisico nelle interazioni sportive, così come avviene negli allenamenti nel Rugby Civitavecchia, aumenta la simpatia di un atleta piccolo o grande che sia, così come la generosità e la conformità. D'altra parte il contatto serve anche come forma di legame e come rafforzamento permanente sul legame umano.
L’io motorio è fondamentale, andare a fare sport, andare a scuola, implica attività che mettono al centro corpo e motricità. Nella vita la cognizione corporea è fondamentale perché non rappresenta mero esercizio fisico, ma un modo per entrare in rapporto con gli altri e per conoscere il mondo che ci circonda.
Il Rugby Civitavecchia da sempre ha creato e creerà di nuovo momenti indimenticabili per tante famiglie regalando emozioni vere ai ragazzi che si sono messi in gioco ma anche agli allenatori, educatori, dirigenti, segreteria, staff, dirigenza e tutto il mondo della palla ovale.
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