Il Rugby Civitavecchia di coach Tronca ha avuto pochissimo tempo a disposizione per preparare la trasferta odierna di Napoli: la squadra si è allenata durante la settimana al campo Moretti Della Marta e ha svolto nei la consueta rifinitura prima della match.

Missione importante contro Amatori Rugby Napoli, dunque, ma non impossibile anche perchè i partenopei hanno sempre dimostrato che non molleranno fino alla fine e cercano nelle ultime partite di ritrovare carattere e determinazione.

Tutto il roster biancorosso, che sia un atleta maturo o giovane, anche se routine perché capitato decine e decine di volte, tra qualche giorno dovrà preparare la borsa da partita per la trasferta.

Un momento quasi sacro: da fare con estrema cura, decidendo cosa portare, prendendo tutto il materiale necessario e sistemandolo in rigoroso ordine: ad ogni oggetto il suo ruolo, ad ogni tasca il suo scopo.

L’ultimo step da fare prima di entrare ufficialmente per domenica nell’ambiente della gara: è un momento in cui ci si “mentalizza sulla performance” facendo check che ci sia tutto il materiale che ci serve, e che esso sia curato e disponibile. È senz’altro una routine, una abitudine, che se sfruttata può giocare come vantaggio.

Queste le dichiarazioni dell’allenatore del Crc Mauro Tronca: «A me è sempre piaciuto lavorare a progetti a lungo termine, costruire un gruppo negli anni. Questa esperienza in cui si sono fuse due realtà, veterani e linea verde, mi incuriosiva. Quando il Direttore Sportivo Domenico Nastasi me lo ha proposto ho accettato con entusiasmo di trovare un misto dove due linee potevano unirsi».

Facendo un bilancio sulla stagione sportiva fino ad oggi trascorsa si può dire che è stata una idea progettata interessante.

L’aspetto che ha destato maggiore interesse era comprendere capire come erano i ragazzi, veterani e linea verde, conoscerli e individuare gli aspetti su cui si poteva lavorare per migliorare.

Sul gruppo squadra coach Tronca: «Io considero i ragazzi, dal primo all’ultimo in ordine di età, prima di tutto persone che hanno scelto di essere atleti, per cui ho cercato da subito di responsabilizzarli. Ci tengo a fare capire l’importanza dell’impegno in palestra ed in campo, in allenamento ed in partita e non ultimo anche fuori dal campo. Mi piacerebbe lavorare nella parte finale di campionato per aumentare il livello tecnico di ogni singolo giocatore. Hanno ottimi rapporti tra di loro. Sono degli amici anche fuori dal campo e stanno bene insieme».

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