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È tempo di lettere e di ringraziamenti per la squadra maschile dell’As Gin, che ha conquistato una meravigliosa promozione in serie A1, partendo non certo con i gradi di favorita per il salto di categoria. In attesa anche di capire come si svilupperà il campionato della femminile, che il prossimo fine settimane dovrà passare dalla Final Eight Scudetto di Firenze, il gruppo rossoblù rende omaggio al suo capitano, Manrique Larduet, che ha sicuramente spostato gli equilibri nella lotta per il salto di categoria. I prossimi mesi saranno fondamentali per capire se l’asso cubano farà parte della squadra di coach Tommaso Pampinella anche nella nuova avventura in serie A1. «Anche se è passato un mese dalla vittoria del campionato di Serie A2 – ha dichiarato Manrique Larduet sui social network – voglio dedicare un momento a ringraziare Tommaso Pampinella e tutti i ragazzi per avermi fatto sentire parte della loro famiglia. Questo significa molto per me. È stato un vero piacere competere e condividere tanti bei momenti insieme. Chi mi conosce veramente sa come sono, e le parole che mi avete scritto mi hanno toccato profondamente. So che ho avuto l’opportunità di ottenere risultati importanti durante la mia carriera, ma questo non mi ha mai fatto sentire superiore a nessuno, né mi ha portato a trattare gli altri diversamente. Credo che la cosa più importante sia la persona, non i risultati, e cerco di viverlo ogni giorno. Sono convinto che nessuno sia migliore di un altro, ma allo stesso tempo, non dobbiamo mai sentirci inferiori. Continuate a coltivare l’amicizia e l’unione che vi caratterizzano, perché sono valori che oggi più che mai sono fondamentali. La Serie A1 vi aspetta il prossimo anno… e ve lo meritate davvero. Vi voglio bene». E subito dopo è intervenuto anche l’allenatore civitavecchiese. «Conosco lo sport, vivo per lo sport e ne sono figlio – ha scritto coach Tommaso Pampinella – ho conosciuto atleti di qualsiasi livello e di moltissime discipline diverse. Ho conosciuto amatori dello sport e professionisti allo stesso tempo. Ci sono quelli meno bravi, quelli molto forti e poi ci sono quelli come Manrique Larduet, ossia quelli sembrano provenire da un altro pianeta, quelli che vederli praticare la loro disciplina è uno spettacolo puro. Posso dire che quest’anno da allenatore ho avuto l’onore di averlo nella mia squadra, sia da atleta che da mio assistente allo stesso tempo. Mi sento estremamente fortunato della possibilità che ho avuto e ringrazio la mia società per avermi permesso tutto questo. Guardando Manrique allenarsi ho visto un professionista con un amore enorme per la ginnastica artistica, un’atleta che ha deciso di cambiare continente per continuare a inseguire i propri sogni. Non ho mai visto un atleta così forte e umile allo stesso tempo, caratteristica che ai giorni d’oggi manca sempre di più. Non smetterò mai di ringraziarti per tutto quello che stai facendo per noi e sappi che la tua squadra sarà sempre al tuo fianco. Siamo solo all’inizio».
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