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QUI INTER-COMO. Altra vittoria per l’Inter di Simone Inzaghi, che batte per 2-0 il Como e risponde ad Atalanta e Napoli, restando in scia. Decisive le reti, entrambe nel secondo tempo, di Carlos Augusto prima e Thuram poi, di fronte a un Como che ha comunque tenuto testa ai nerazzurri in una partita complicata. Buon avvio, infatti, da parte della squadra di Fabregas, ben messa a schermo delle avanzate interiste, costanti ma non facili a concretizzarsi. La prima vera chance della partita arriva al minuto 33, sulla combinazione tra Dumfries e Mkhitaryan che favorisce proprio l’olandese, non preciso da ottima posizione dentro l’area nella conclusione che termina alta. Tanto equilibrio tra i due schieramenti e Inter che fatica a farsi pericolosa dalle parti di Reina. Ci proverà allo scadere del primo tempo Dimarco, al termine di una bella azione manovrata che porta l’esterno interista alla girata di destro che è però debole e centrale, dunque innocua per il portiere del Como. Zero a zero e intervallo a San Siro, con Inzaghi che al rientro in campo non cambia nulla nel suo undici e la cosa gli darà ragione appena tre minuti dopo la ripresa del gioco: corner calibrato bene da Calhanoglu e sfruttato al massimo da Carlos Augusto, che con il suo stacco aereo batte Reina e porta avanti l’Inter. Como che prova ad alzare i giri del motore, facendosi pericoloso al 62’ con Nico Paz, bravo a farsi trovare smarcato in area ma non altrettanto nel calciare potente verso Sommer, che riesce così a respingere. Partita che entra così nella sua fase finale, in cui l’Inter cerca di ripartire a caccia del secondo gol, davanti a un Como in debito di energie dopo una prestazione attenta e ordinata. È nel recupero, infatti, che i nerazzurri mettono il punto esclamativo sulla loro vittoria, con la rete di Thuram che, partendo da destra, trova la luce per il destro potente sul quale Reina non può nulla. È il gol del francese a chiudere ogni discorso per l’Inter e a mandare ai titoli di coda la sfida di San Siro.
QUI FIORENTINA-UDINESE. L’Udinese espugna il Franchi dando una grande ridimensionata alle ambizioni europee della Fiorentina. Decisiva la fase iniziale del secondo tempo quando prima Lucca e poi Thauvin trovano le reti che consentono agli uomini di Runjaic di portare a casa la vittoria per 2-1. I viola, che avevano iniziato in discesa la gara, compiono l’errore di non chiuderla e dopo lo svantaggio non hanno nè la forza, nè la lucidità per riagguantarla. I friulani di contro offrono una prova maiuscola, soprattutto col proprio attacco con la rete di Thauvin davvero molto bella e Lucca che ha dominato nella fase aerea. Come detto, i padroni di casa trovano subito il vantaggio grazie a un calcio di rigore assegnato con l’ausilio dell’intervento Var per fallo di Christensen su Sottil. Dal dischetto Moise Kean mette a segno il suo quindicesimo centro stagionale fra coppe e campionato. I viola nella prima fase hanno il dominio del possesso ma pochi sono i palloni che arrivano al proprio centravanti che si trasforma così in assist men per Colpani al 17’ ma l’esterno vede il proprio colpo di testa deviato in angolo. Gli ospiti puntano molto sul gioco sulle fasce venendo limitati a centrocampo dalla coppia Cataldi-Adli ma costruiscono poco in area gigliata. L’Udinese pareggia però già al 4’ della ripresa sfruttando un errore in disimpegno di Ranieri con Ekkelenkamp bravo a servire Lucca che fulmina De Gea. Il centravanti dei friulani poco dopo non fa doppietta con una splendida rovesciata che si stampa sul palo. Il vantaggio degli uomini di Runjaic è solo rimandato di poco perché al 57’ Thauvin sorprende De Gea con un sinistro dal limite dell’area. La risposta di Palladino è un doppio cambio: fuori Adli e Beltran, dentro Mandragora e Gudmundsson. La grande chance per il pareggio ce l’ha Kean al 63’ ma l’attaccante viola non inquadra la porta, sfortunati poi i viola su un colpo di testa del subentrato Kouame al 75’ non deviato sempre da Kean su uscita di Sava. Nel finale, tranne un gran numero di calci d’angolo collezionati dagli uomini di Palladino e una conclusione debole di Ikoné, poche sono le sofferenze nell’area dell’Udinese e così alla fine il settore ospiti può fare festa, mentre per i gigliati sarà un Natale amaro.
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