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LORENZO LEONCINI
A stagione conclusa per l’Asd Pallavolo Civitavecchia è tempo di programmare la nuova annata con le varie squadre impegnate nei campionati maschili e femminili di serie C e D. Per la società sportiva rossoblù l’area di competenza va oltre il normale perimetro agonistico storicamente, abbracciando l’etica e l’attenzione al sociale come tratto distintivo per il nostro territorio: lo sport ha tra le funzioni essenziali essere inclusivi, anche per le disabilità. A parlarne è ancora Marina Pergolesi, presidente dell’Asd Pallavolo Civitavecchia e consigliere federale Fipav: «Inclusività è un concetto fondante di una società sana. Nel settore sportivo, uno dei temi più sentiti è l’inclusione degli atleti con disabilità. Si sono fatti molti passi in avanti negli ultimi anni: oggi, per esempio, le Paralimpiadi trovano molto più spazio sui media, a differenza di quanto accadeva prima, probabilmente grazie anche ai grandi risultati raggiunti da alcuni atleti. Perciò è importante parlarne, per conoscere e far conoscere un mondo ancora in ombra». Marina Pergolesi, che è anche dirigente della Fipav Lazio, indica anche la strada da seguire da una visuale istituzionale: «Se si limitasse a quanto detto finora, il sitting volley sarebbe uno dei tanti sport paraolimpici. Ma questa disciplina ha una marcia in più, qualcosa che la rende davvero unica e speciale: è realmente e totalmente inclusiva. Perché possono giocarci tutti, anche i normodotati, e possono farlo insieme agli altri, senza alcuna distinzione. Nei tornei amatoriali o nazionali possono giocare nella stessa squadra atleti con e senza disabilità, mentre alle competizioni internazionali e olimpiche possono partecipare soltanto atleti con disabilità certificate. La Fipav punta però molto su questo aspetto e intende in futuro promuoverlo proprio come sport inclusivo al 100 per cento». L’Asd Pallavolo Civitavecchia ha ospitato anche la nazionale di questa specialità di pallavolo in un evento tenuto al Palazzetto Insolera-Tamagnini, anche se proprio la più importante struttura sportiva cittadina non può garantire l’ingresso a disabili: «L’ascensore installato con fondi regionali non è stato ancora collaudato e messo in opera. Purtroppo è proprio da questa mancanza di sensibilità verso i diversamente abili e le loro famiglie che molto si può fare con una nuova amministrazione. Più vicina alla salute fisica e mentale di tutta la popolazione» ha concluso Marina Pergolesi lanciando un segnale.
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