PHOTO
LORENZO LEONCINI
Si è conclusa una delle stagioni più lunghe per l’Asd Pallavolo Civitavecchia che è stata impegnata a vari livelli nel campionato di pallavolo, dalla serie C femminile protagonista di una emozionante salvezza all’ultima giornata fino alle categorie giovanili che tradizionalmente offrono buone prestazioni alla compagine civitavecchiese.
Abbiamo chiesto un bilancio al presidente rossoblù Marina Pergolesi che come sempre ha fotografato la situazione della società sotto il profilo sportivo e dirigenziale.
La stagione è conclusa ed ora è tempo di bilanci per la vostra compagine sportiva che è impegnata in vari campionati. Come potrebbe riassumerla?
«Un percorso in salita, soprattutto nel settore femminile. Il grande lavoro in palestra ci ha portato due importanti affermazioni: il titolo territoriale under 18 e la promozione della Prima divisione over in serie D. Abbiamo purtroppo mancato con la under 16 eccellenza. Un buon gruppo senz’altro meritevole di una posizione migliore. Ma siamo stati costellati da vari infortuni e da alcune scelte personali di qualche atleta. Elaboreremo meglio sulle nostre potenzialità interne. Stesso discorso per il gruppo under 12 che dopo un grandissimo lavoro in palestra nella finalina territoriale ha perso per un solo punto.Ma siamo molto orgogliosi di loro. Grande lavoro sul settore giovanile che continua con i campionati territoriali di categoria under 14/16/18».
Il campionato principale è la serie C femminile. Che voto dà alla stagione?
«Senz’altro più che sufficiente. Aver tenuto duro mentre venivamo raggiunti e superati in classifica ha dato la dimostrazione della compattezza del gruppo».
L’allenatore Guidozzi è sembrato a proprio agio con il gruppo, lo confermerete?
«Personalmente debbo riconoscere a Giovanni una tenacia unica. Il suo gruppo era settimanalmente decimato dalle competizioni giovanili e la sua rosa era costantemente alla ricerca della continuità di lavoro. Si è dimostrato professionale e molto vicino alla società. Merita di rimanere. Spetta però alla direzione tecnica proporre il gruppo di allenatori per la prossima stagione. Come si dice: stiamo lavorando».
La squadra che ha disputato il campionato era quasi completamente nuova rispetto a quella dell’anno precedente in serie B2. Per la prossima stagione intendete fare una nuova rivoluzione?
«Assolutamente no. Cercheremo di fare meno cambi possibili e soprattutto di continuare a far crescere le nostre giovani ragazze. Probabile che ci siano dei rientri di nostre atlete in prestito e che per lo stesso motivo qualcuna torni alla propria società di appartenenza. Tutto nella continuità societaria».
La giocatrice simbolo della salvezza chi è per lei?
«La nostra capitana. Federica Belli. Mai come in questo anno si è letteralmente “caricata” la squadra sulle spalle facendo da collante tra le varie anime presenti nella serie C. Federica per altro viene da tre anni di stop post covid e quindi ancora di più a dimostrare le sue qualità tecniche e umane».
Quali sono i vostri programmi per il futuro della principale squadra femminile a breve e a medio termine?
«Stiamo facendo, come per gli allenatori, un programma di lavoro per la prossima stagione che tenga presente il grande impegno verso il settore giovanile. Entro fine maggio presenteremo un piano che tocchi le categorie regionali e il settore giovanile. Ricordiamo che la nostra associazione partecipa fattivamente al network della Roma Volley (società che milita in A1) e quindi abbiamo anche una speciale attenzione ai percorsi sportivi delle nostre ragazze».
L’Etruria Volley la serie C maschile dopo i primi due anni ha giocato un campionato alla pari di motle altre squadre concludendo al nono posto e salvandosi sul campo. E’ soddisfatta della collaborazione con Tuscania Volley e quali programmi avete eventualmente per il futuro?
«Siamo felicissimi di questa collaborazione. Il consorzio Etruria è appena tornato dalla finale giovanile under 19 dove siamo approdati come secondi del Lazio. Una emozione unica che a Civitavecchia mancava da molti anni. Lo stesso gruppo ha poi fatto molto bene in serie C. Continueremo sicuramente la collaborazione con la società del presidente Massimo Pieri che nel frattempo ha appena vinto il titolo di serie B approdando in A3. Buone pratiche al servizio del territorio. Questo sappiamo fare e questo faremo».
Parliamo della situazione relativa all’impiantistica. Cosa può dire al riguardo?
«Il palazzetto Insolera Tamagnini in convenzione con il comune di Civitavecchia che prevede delle manutenzioni ordinarie e straordinarie. Un impianto attualmente utilizzabile solo dalle 17. Prima è la “palestra della scuola” con alcune concessioni fatte alla pallamano per le note vicende del loro impianto. Impianto vecchio sia come concezione e con pensanti problemi strutturali nonché di agibilità. Siamo in attesa che il previsto intervento sulle luci interne già programmato dalla attuale amministrazione, diventi realtà. Più che altro per avere una illuminazione degna di essere chiamata tale. La gestione dell’impianto di Via Martiri delle Fosse Ardeatine è con città Metropolitana e prevede interventi e canoni abbastanza onerosi. Anche qui la pubblica amministrazione mette in carico alla asd l’onere delle manutenzioni ordinarie e straordinarie. Questo è il vero problema da affrontare. Entrambi gli impianti sono stati concessi con profondi problemi strutturali e con gli oneri derivanti ribaltati sulla nostra associazione. Ci si chiede come nel prossimo futuro si possa pensare di mettere in carico ad associazioni senza scopo di lucro simili aggravi. Non si parla dei canoni che devono giustamente essere corrisposti. Le associazioni debbono fare il loro mestiere, cioè insieme alla famiglia e alla scuola pensare attraverso lo sport a determinare la crescita delle nuove generazioni. Crescita sociale, culturale, fisica e naturalmente indirizzarli verso l’essere cittadino consapevole».
Cosa c’è da migliorare nello sport a Civitavecchia?
«Dovremmo trovare il coraggio di dire alcune cose rispetto alla inesistente collaborazione tra le società sportive del territorio. Di come ognuno tratti il proprio “orto” per scopi personali strettamente economici. Di come si perda tempo e occasioni per atleti ed atlete meritevoli di altre categorie. Di come l’amministrazione tratti lo sport e la cultura. Senza punti di riferimento a mezzo di un assessorato competente e non il primo che passa».
Competenza e delega sono quindi aspetti essenziali per gestire. In questo senso da poco c'è una novità nell'Asd Pallavolo Civitavecchia, una nuova figura. Cosa può dirci in merito?
«Che stiamo facendo una grande operazione organizzativa il cui primo passo è la nomina del direttore generale di Fabrizio Orsomando. (laurea con lode in pedagogia e lingue straniere). Lo attendono compiti importanti soprattutto di coordinamento tra la base (atleti allenatori genitori) e il direttivo della asd. Entro la fine dell’estate sarà presentato un organigramma con nomi, ruoli e funzioni. La pallavolo Civitavecchia quest’anno festeggia 60 anni ed è necessario che sia organizzata in maniera più strutturale. Sarà il primo incarico dato ad Orsomando. Dopo l’avvento della riforma dello sport è assolutamente necessario preparasi ad un futuro che vedrà le ASD sempre più al centro delle dinamiche societarie e sportive».
©RIPRODUZIONE RISERVATA