LORENZO LEONCINI

Conclusi i gironi d’andata dei campionati regionali, la pallavolo si ferma questo fine settimana per la finale di coppa Italia maschile, per poi ripartire a febbraio.

L’occasione è utile per conversare con Marina Pergolesi, presidente dell’Asd Pallavolo Civitavecchia, la società sportiva di pallavolo più anziana e rappresentativa del territorio, che ha commentato lo stato di tutte le squadre che fanno capo alla compagine rossoblu, con una riflessione anche su altri temi.

Dopo la salvezza all’ultima giornata dello scorso anno, in questo campionato di serie C la 3epc Asp Civitavecchia sembra viaggiare a buoni livelli. Se lo aspettava?

«Non mi aspettavo certamente di essere a metà classica. La squadra praticamente era quasi la stessa solo che come spesso succede cambiano le dinamiche e i meccanismi di facilitano. Però la classifica è veritiera. Siamo partiti con obiettivo di rimanere nella categoria senza patemi d'animo, ma ora obiettivo è cercare di arrivare nelle prime sei. Penso che Guidozzi e Cernicchiaro abbiano fatto un ottimo lavoro».

È soddisfatta del percorso dell’Etruria Volley e dei ragazzi del campionato di serie C?

«La serie C Etruria Volley è propedeutica alla Under 19 e quindi tutti giovani. Come sempre la giovane età determina alti e bassi. Ma stiamo parlando della serie B del futuro del Tuscania, almeno per alcuni di loro. Siamo quindi soddisfatti ma ci sarà da tenere il passo nel girone di ritorno con determinazione e i coach Quaglia e Perez sono già al lavoro».

La serie D femminile guidata da Sansolini, dopo un avvio stentato, è in miglioramento e anche nelle categorie inferiori lo spirito delle atlete rispecchia i valori societari.

«Dopo la conquista della promozione lo scorso anno, le ragazze della serie D stanno affrontando il campionato al massimo delle loro possibilità, dopo innegabili difficoltà iniziali, stiamo crescendo di partita in partita, le ultime prestazioni sono molto positive, vedi la vittoria nell'ultimo turno. Sfrutteremo la pausa per prepararci al meglio, tenuto conto che alla ripresa saremo impegnati contro due delle squadre che guidano la classifica».

L’Asd Pallavolo Civitavecchia ha squadre anche nelle divisioni territoriali. Come procedono?

«Nelle divisioni territoriali e in tutto il settore giovanile stiamo procedendo attraverso il consorzio Volley+Etruria, nato dalla collaborazione con la volley Academy del presidente Giorgio Piendibene. Con i due codici federali siamo presenti con più squadre in ogni categoria sia maschile che femminile soprattutto nel settore giovanile. Per quanto mi riguarda vorrei sottolineare il grande lavoro di recupero di tante atlete fatto dal duo Fadda Fabio e Pergolesi Andrea che curano alcune delle divisioni territoriali. Tante giovani ragazze che finalmente hanno ritrovato una loro casa».

Risulta evidente che il Consorzio Volley+Etruria è una parte fondamentale della vostra organizzazione, soprattutto nelle categorie giovanili.

«Tutta la filiera maschile comunque si riaggancia alla collaborazione con il Tuscania che fa da punta di eccellenza per tutto il settore. In questo settore agiscono perfettamente in sintonia il direttore sportivo di ASP Roberto Scotti e il direttore sportivo della volley Academy Monica Albani. La collaborazione con Volley Academy è proficua e sempre improntata sia alla collaborazione che all’attenzione del percorso sportivo di tutti gli atleti/e. Il nostro direttore sportivo Elia Pantalone insieme alla Monica Albani DS, gestiscono le problematiche del popolatissimo settore femminile. Collaborazione che ovviamente è anche sul settore S3 (mini volley) che esprime numeri importanti e dove operano istruttori di primissimo livello».

Le collaborazioni tra società rappresentano probabilmente il marchio della sua presidenza. Dopo il Consorzio Etruria Volley con il Tuscania, nel 2024 avete sancito la collaborazione con un’altra realtà di Civitavecchia come Volley Academy.

«La collaborazione con la volley Academy mi dà lo spunto per evidenziare quanto di buono si potrebbe fare a Civitavecchia con le giuste prospettive e soprattutto avendo cura di non anteporre le proprie ambizioni ad obiettivi comuni e soprattutto lungimiranti. E non parlo solo della pallavolo. Si manifesta una continua divisione del poco che la città, sotto ogni profilo, offre. Dalle risorse finanziarie, passando per i spazi idonei e chiudendo con la dispersione di atleti e la conseguente perdita di traguardi più ambiziosi. Negli ultimi mesi lo sport è finito nella stampa locale più per beghe e personalismi, che per il grande lavoro che ogni giorno svolgono tanti allenatori e dirigenti per i propri atleti. C’è da fare una grande riflessione e decidere cosa la nostra Civitavecchia sportiva vuol fare nel futuro e soprattutto come l’attuale amministrazione programmerà impegno e risorse per lo sport che rappresenta uno dei pilastri, dopo la famiglia e la scuola, indispensabili per una crescita sana e consapevole dei nostri bambini e adolescenti».

Le chiedo, infine, un commento sulle dimissioni di alcuni soci lo scorso novembre.

«Sono divergenze legate ad una visione sportiva e gestionale che non ha trovato dopo 9 assemblee in 12 mesi, un punto di incontro. La Pallavolo Civitavecchia si tiene orgogliosamente in piedi non solo per chi ha calcato i campi da gioco ma soprattutto per chi ha faticosamente gestito una transizione difficile e finanziariamente complicata dopo anni di benessere. Adesso tutto è diverso. Servono visione e managerialità. Mi aspetto comunque la probabile prossima presentazione di una nuova associazione sportiva. L’ennesima. Vedremo».

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