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I campionati e gli eventi sono ancora in corso, c’è chi sta facendo molto bene, chi non raggiungerà i propri obiettivi e chi rischia un altro capitombolo. Ma, nonostante tutto, la questione PalaGalli continua a rimanere al centro dell’impiantistica sportiva. In questi ultimi tempi non sono giunte dichiarazioni dalle varie società locali e non ci sono aggiornamenti su quanto partiranno gli interventi per circa un milione e mezzo di euro previsti da Città Metropolitana, con la pomposa cerimonia di presentazione che si è svolta 40 giorni fa e dopo la quale non ci sono più state notizie. La sensazione è che gli interventi potranno partire solo quando la stagione agonistica sarà completata, nel mese di giugno. Difficile pensare che si possa pensare di portare avanti le attività con alcuni tipi di lavori, uno su tutti l’intero cambiamento delle vetrate della struttura di viale Lazio. E in queste settimane, dalle indiscrezioni che circolano in città, sembra ci siano stati altri problemi, con il livello dell’acqua che si sarebbe abbassato di diversi centimetri, e con il pontone che avrebbe dei problemi di funzionalità. A questi vanno aggiunte le annose questioni che lo Stadio del Nuoto si porta avanti da molto tempo. Ed a tutto questo va inserita anche la questione bando, con il Comune che si starebbe preparando, anche attraverso la partecipazione di due consulenti, alla diramazione del bando stesso, che dovrebbe avvenire nel mese di maggio. Tutto questo non considerando il ricorso della Nc al Tar del Lazio per sospendere il provvedimento del Comune che non permetteva alla società rossoceleste di prolungare la gestione per tre anni per l’emergenza Covid. La notifica della sentenza non è stata ancora emessa, ma anche su questa vicenda circolano delle indiscrezioni in città, che possono avere un’importanza davvero relativa, in quanto una sentenza è una sentenza. Ma ci sarebbero probabilità basse su un parere positivo del tribunale regionale sul ricorso presentato dal club di pallanuoto maschile e di nuoto artistico. Se da una parte dal Comune ci potrebbe essere stato un errore procedurale (eravamo negli ultimi mesi dell’amministrazione Tedesco) dall’altro la questione dell’apposizione dei sigilli lo scorso luglio non può essere ignorato dal Tar. Ed ancora non siamo ancora arrivati al punto focale della questione. Nel movimento locale, seppur non pubblicamente, almeno non ancora, ci sarebbero dei dubbi sul futuro della struttura, anche tramite il bando che sta preparando l’amministrazione Piendibene, attraverso il lavoro del delegato allo Sport, Patrizio Pacifico, con gli uffici comunali. Ovviamente sarebbe tutto da confermare, ma ci potrebbe essere la possibilità che il bando possa andare deserto. Ovvero che le società locali non sarebbero in grado di presentare una domanda e di rinunciare a gestire un colosso come lo Stadio del Nuoto, un salasso dal punto di vista economico e non serve ripetere quanto detto in questi anni. Con la situazione di incertezza che si sta vivendo, tutti sono vigili e attenti su quello che sta accadendo, ma quasi nessuno sarebbe disposto a fare un passo avanti per prendere in mano l’impianto. Innanzitutto ci sarà da capire quali saranno le disposizioni del Comune. Sarà richiesto di svolgere l’attività commerciale? Questo è uno degli argomenti che maggiormente divide le società locali, in perenne conflitto su ogni questione e che sarebbero poco inclini ad assumere l’incarico di gestore anche per questi motivi, in quanto c’è la sensazione che i nodi tra alcune realtà siano davvero insanabili. Sul PalaGalli c’è molto silenzio, ma quello che si avverte tra un evento sportivo e l’altro, è che la vasca di Scarpatosta sia una bomba ad orologeria e che presto torneranno ad esserci roventi polemiche, che di fatto non si sono mai sopite. Inoltre sembra che la Nautilus possa non giocare più a Civitavecchia da qui al termine della stagione, per aspetti ancora da chiarire, ma è semplice capire che sarebbe davvero clamoroso che una finale playoff di serie A2, obiettivo in questo momento nelle mani del sette verdazzurro, si possa giocare a Roma o a Viterbo e non al PalaGalli. Abbiamo detto tutto? Assolutamente no, perché in ballo per il Comune c’è anche la gestione della piscina comunale di via Maratona, che scadrà il 30 dicembre, e quella del campo di calcio a 5 a San Liborio, con la conclusione prevista per il 15 novembre. Tutto questo senza tralasciare il PalaGrammatico, che dovrebbe aprire a marzo e la gestione degli spazi al PalaSport Insolera-Tamagnini dopo l’ormai certa promozione in serie B della Futsal Academy di calcio a 5, che svolgere l’attività della prima squadra in un impianto al chiuso.
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