Ci sono tante aspettative nel Cerveteri che vuole ritornare in Eccellenza. Sfumato il ripescaggio, l'obiettivo del direttore generale Massimiliano Discepolo è di arrivare a stabilire un bel rapporto con la tifoseria e di creare un entusiamo solido intorno alla squadra di mister Superchi.

C'è rammarico per non essere stati ripescati?

«C'è tanta consapevolezza, le speranze erano poche, eravamo preparati. Abbiamo costruito una bella squadra per salire in Eccellenza, ci proveremo sul campo con le nostre forze e il sostegno della tifoseria. Tenteremo di fare un campionato da vertice,stiamo programmando il futuro, non ci limitiamo al presente».

Cosa vuol dire?

«Che non si vince solo in campo, anche fuori. Se oggi non programmi duri da Natale a Santo Stefano . Molte società vivono forgiati da slogan, foto e social, portando allo stadio genitori e qualche curioso a vedere la partita. Noi abbiamo il compito di restituire la squadra alla gente così come era negli anni novanta. Facciamo calcio per far crescere la città, non vogliamo essere egoisti. Il calcio dilettantistico rispetto a tanti fa è cambiato, le mutazioni sono stati pesanti e sconvolgenti. Il rischio è che tra qualche anno non ci sarà pià nessuno a vedere le partite».

Avete dei rimedi?

«La partecipazione e la condivisione. Una volta erano gli anziani a venire allo stadio, stiamo perdendo anche questa generazione. Ecco, noi stiamo cercando di avvicinare famiglie, giovani e anziani. Non è facile, ma alcune inziative sono tese al convolgimento . Abbiamo messo in vendita gli abbonamenti che hanno una funzione sociale e sportiva, quella di far parte della famiglia. Lo scopo è questo, aiutateci per dare un futuro al calcio verdeazzurro. Mi sono impegnato a fare diverse modifiche sotto l'aspetto estetico , ho notato che un immagine accattivante è sicuramente influente nell'avvicinamento dei tifosi. Lo stiamo facendo, stiamo brandizzando lo stadio. Per settembre sarà pronto uno store, stiamo realizzando gadget, sciarpe e abbiagliamento Vogliamo che sia la casa dei cerveterani».

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