di ALESSIO ALESSI
A poco più di cento giorni dagli ormai noti fatti di Riva del Garda arriva la stangata per Gianluca Branco e Mario Massai. Il pugile e il maestro di Civitavecchia, entrambi all’angolo di Silvio Branco, furono protagonisti della rissa scoppiata a margine del match valevole per la corona Silver WBC dei Cruiser tra il Barbaro e Giacobbe Fragomeni. In settimana sono state ufficializzate le decisioni di primo grado del giudice sportivo nazionale Alberto Raguzzino: sei mesi di squalifica per Gianluca Branco, con scadenza 25 agosto 2013 per la detrazione del mese di sospensione cautelare già scontato (la Procura Federale aveva chiesto tre mesi). Otto mesi e 600 euro di multa per Mario Massai, con scadenza 25 settembre 2013 per la detrazione dei due mesi di sospensione cautelare già scontati (la richiesta era stata di 14 mesi e 600 euro di ammenda).
Le motivazioni che hanno portato il giudice sportivo a prendere tali decisioni:
Per quanto riguarda Gianluca Branco, il magistrato scrive: “...si rivolgeva con fare minaccioso nei confronti dell’angolo del pugile avversario e nei confronti della Giuria. In particolare diffidava la giuria a non pronunciare il verdetto, pretendendo che fosse dichiarato il “no contest» e si dimostrava aggressivo nei confronti di altre persone che si trovavano sul ring. Il suo comportamento contribuiva in maniera decisiva ad incentivare le reazioni e le conseguenze derivatene …..il sig. Gianluca Branco non si è preoccupato di dare alcuna giustificazione sui fatti che gli venivano contestati ed appurati nelle successive indagini; non si è presentato all’udienza fissata, non ha dato giustificazioni della sua assenza».
Per Mauro Massai: “Appare evidente dai filmati che il Massai seguiva il Branco Vincenzo con il chiaro intento di far valere le proprie ragioni, non per un saluto di cortesia. I testi addotti hanno reso dichiarazioni poco attendibili … Il tecnico con il suo comportamento ha contribuito attivamente a determinare i disordini che hanno portato sia a procurare lesioni, sia a non consentire la pronuncia del verdetto … Se dall’angolo avverso sono partite intemperanze e provocazioni, la reazione del Massai unitamente a quelle di altri soggetti in suo aiuto ed il fatto che si sia impedito la pronuncia del verdetto sono tutti eventi che non trovano una giustificazione».