CIVITAVECCHIA – Lo sguardo accigliato a indagare l’orizzonte, davanti la macchina da presa, Clint Eastwood lo ha mantenuto anche dall’altro lato dell’obiettivo, quando ha affiancato alla carriera di attore quella da regista: con film celebri come I ponti di Madison County, Mystic River e Million Dollar Baby ha narrato le vite di di uomini e donne a loro modo straordinari. E lo stesso fa nel 2008, quando decide di raccontare una storia fatta di dolore, rabbia, determinazione e dell’amore più puro, quello di una madre. Tornando indietro nel tempo di ottant’anni insieme a una delle più grandi attrici contemporanee, Angelina Jolie, Eastwood mette in scena Changeling, la storia vera di Christine Collins e del figlioletto Walter, irrimediabilmente intrecciata a quella del serial killer Gordon Northcott.

La Los Angeles dei ruggenti anni Venti fa da sfondo al dramma in cui Jolie interpreta Christine, una centralinista che vive con l’amato figlio di nove anni Walter; il bambino un giorno scompare, e per la donna inizia un’estenuante epopea alla ricerca del figlio e della verità.

I colori caldi e morbidi che ammantano la Città degli Angeli fanno presto spazio a un cupo grigiore che riflette il dolore della protagonista, acuito in un crescendo sempre più crudele. La macchina da presa di Clint Eastwood indugia sì su ogni momento tragico e drammatico, ma lo fa senza l’intenzione di disturbare gratuitamente lo spettatore, bensì di mostrargli quanto spesso la realtà sia spietata. Ma Changeling non è solo questo: è in primis la storia dell’immenso amore di una madre nei confronti del figlio; di una donna pronta a tutto pur di far sì che altri genitori, dopo di lei, non debbano scendere fino all’inferno per dare al proprio bambino la dignità che merita. Ed Eastwood tocca i nostri nervi scoperti per mettere in scena la forza motrice della speranza, quella piccolissima e volatile fonte di luce che da sola illumina l’oscuro vaso di Pandora. Changeling è un film imperdibile per conoscere meglio il Clint Eastwood regista e per capirne la poetica, al fine di comprendere dove risieda la sua fascinazione per quegli esseri umani che, con il proprio bagaglio di vita, si muovono incessantemente su questa terra e le cui storie, anche le più piccole, meritano di essere raccontate.

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