CIVITAVECCHIA – Il 10 giugno 1922, 102 anni fa, nasceva nel nord degli Stati Uniti, al confine con il Canada, l’attrice Judy Garland (nome d’arte di Frances Ethel Gumm). Dimostra un talento fuor dal comune nel ballo e nel canto già da piccolissima, esibendosi spesso in teatro con le sorelle maggiori, e a soli 12 anni, nel 1934, viene notata da un agente che le procura un contratto con la Metro-Goldwyn-Mayer, all’epoca una delle case cinematografiche più importanti. Senza dubbio il ruolo più importante e che l’ha resa celebre in tutto il mondo, anche ai posteri, è quello di Dorothy ne “Il mago di Oz” del 1939. Dopo 15 anni il sodalizio con la MGM si interrompe a causa di problemi personali dell’attrice, che le rendono impossibile adempiere agli impegni contrattuali, e in quel momento la sua carriera sembra finita. In realtà Judy dimostra di aver ancora molto da dare al mondo del cinema, vincendo nel 1954 il Premio Oscar come Miglior attrice protagonista per “È nata una stella” di George Cukor; nel frattempo proseguono spedite anche la carriera musicale e televisiva, grazie alla pubblicazione di otto album e la realizzazione della serie nominata agli Emmy Awards “The Judy Garland Show”. Personalità tra le più importanti e influenti del mondo del cinema, in vita Judy Garland non ebbe purtroppo i riconoscimenti e la considerazione che avrebbe meritato. Come tanti altri attori bambini, risentì presto delle pressioni della fama, che le procurarono grandi sofferenze non solo emotive ma anche fisiche: il suo aspetto era infatti sotto il costante giudizio critico di registi e agenti, che la consideravano poco attraente. Judy cade così in depressione e inizia ad abusare di farmaci. Al travaglio della vita lavorativa si affianca quello sentimentale: si sposa ben cinque volte, una delle quali con Vincente Minnelli e dalla cui unione nasce la celebre figlia Liza. Gli eccessi e gli abusi di farmaci, droghe e alcool porteranno inevitabilmente la donna a una morte precoce per overdose, avvenuta a soli 47 anni nel 1969. E oggi, guardandosi indietro, viene naturale chiedersi se finalmente Judy Garland sia riuscita a trovare “da qualche parte oltre l’arcobaleno” quella pace che non ha avuto in vita.

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