CIVITAVECCHIA – «Civitavecchia non può essere considerata un problema esclusivamente locale, ma deve essere riconosciuta come una questione di rilevanza nazionale, al pari di Brindisi. Di conseguenza, è necessario che i massimi vertici del Governo italiano, in questo caso la Presidenza del Consiglio, assumano un impegno concreto per individuare e attuare soluzioni efficaci a questa criticità». È quanto evidenziato dal Responsabile dell’Area di Civitavecchia di Federlazio, Paolo Sacchetti nel corso del consiglio comunale aperto di venerdì scorso. L’Associazione, sempre fermamente convinta che il dibattito sulla transizione energetica debba anche essere l’occasione per rielaborare un modello di sviluppo di Civitavecchia, ha manifestato nel corso dell’incontro tutta la propria preoccupazione per le ripercussioni economiche e sociali che la vicenda di Tvn comporterà per l’intero territorio. Altro aspetto da non sottovalutare secondo Federlazio, è quello relativo alla prossima scadenza dei contratti che le aziende hanno con Enel: l’incertezza del futuro, non permette agli imprenditori di programmare le proprie attività, causando danni economici consistenti.

Sacchetti ha richiamato quindi l’attenzione sull’importanza del Mase, «il quale, qualora intenda garantire la continuità operativa di Tvn e assicurare la produzione di energia elettrica in caso di necessità – ha ricordato – dovrebbe destinare risorse finanziarie adeguate affinché Enel possa eseguire le necessarie attività di manutenzione, preservare le aziende coinvolte e, al contempo, garantire la permanenza del personale attualmente impiegato nell'impianto, contribuendo così a superare l’impasse che caratterizza il sito e le imprese operanti al suo interno». Un aspetto di rilevante importanza riguarda la scadenza dei contratti tra le aziende e Enel. «Circa il 90% di tali contratti giungerà a termine entro la fine dell'anno – ha infatti evidenziato - tuttavia, nonostante l'imminenza di questa scadenza, non vi è alcuna comunicazione ufficiale in merito al futuro del sito. Tale incertezza sta determinando un significativo incremento dei costi per le aziende e sta avendo un impatto rilevante sul territorio, in particolare per quanto riguarda l’occupazione. A mio avviso, senza un intervento tempestivo, si arriverà alla fine dell'anno in una situazione di estrema instabilità, caratterizzata da un aumento considerevole del numero di lavoratori in cassa integrazione. Il ruolo dell'Amministrazione Comunale e della Regione Lazio risulta di fondamentale importanza in questa fase critica per la città e per le aziende locali. È essenziale che queste istituzioni continuino a operare con un'azione congiunta, promuovendo proposte di sviluppo e crescita per il territorio. Tra le iniziative strategiche rientrano la realizzazione dell'impianto termale di Civitavecchia, la demolizione del sito dell'Italcementi e il riutilizzo dell'ex centrale di Fiumaretta. Tali opportunità di crescita potrebbero garantire occupazione e sviluppo per le imprese locali nel periodo di transizione, in attesa di un eventuale nuovo progetto per Tvn, qualora esso dovesse concretizzarsi. Come ribadisco da tempo – ha concluso Paolo Sacchetti - alle aziende associate Federlazio, e non solo, operanti all’interno di Torre Valdaliga Nord, risulta fondamentale la costituzione di una società consortile che possa riunire le diverse specializzazioni presenti nell’impianto, consentendo così di proporci anche in altri siti». 

Federlazio, nel sottolineare gli sforzi fin qui profusi dall’Amministrazione Comunale, ritiene assolutamente fondamentale che il Comune continui la sua azione su un tema così importante per il comprensorio di Civitavecchia, anche nella ricerca e nell’individuazione di aree disponibili per lo sviluppo di nuove progettualità. A tal proposito ha espresso apprezzamento per l’invito del MIMIT rivolto ai soggetti imprenditoriali potenzialmente interessati a presentare proposte progettuali per lo sviluppo di Civitavecchia e allo stesso tempo auspica, così come ha sottolineato il Vicepresidente della Regione Lazio con delega allo Sviluppo Economico, Roberta Angelilli, un coinvolgimento del Mase in modo che sinergicamente tutti i soggetti pubblici e privati possano recitare la loro parte per il bene dell’intero comprensorio.