CIVITAVECCHIA - Era il 22 marzo del 1976 quando Iride Sposito, che tutti chiamavano Stella, insieme a Gianclaudio Ruspantini e un gruppo di amici, fece nascere nelle stanze di casa sua in via XXV Aprile, Radio Stella Città. L’emittente ha festeggiato i suoi 40 anni sabato 9 aprile al Sunbay Park Hotel, tra ascoltatori, speaker, alcuni fondatori ed autorità locali. Una storia lunga, quella dell’emittente, che inizia in un preciso momento, esattamente quando in Italia dopo il 1974 termina il monopolio Rai, con una sentenza della Corte Costituzionale. Questa sentenza rivoluzionò il mondo delle comunicazioni via etere, riconoscendo a soggetti privati il diritto di impiantare emittenti radiofoniche su scala locale, con costi relativamente bassi, in grado di essere delle vere e proprie «navi scuola» per speaker, tecnici, autori e giornalisti in tutte le province italiane.
Rispetto alle radio «tradizionali», le emittenti private come Radio Stella, trovano un punto di forza proprio nella limitazione territoriale, che impone scelte di programmazione indirizzate a «target» facilmente individuabili e un rapporto costante con gli ascoltatori.
In via XXV Aprile, Radio Stella inizia il suo percorso, fatto di programmi e tanta musica, grazie al sostegno di un bel gruppo di appassionati, alcuni dei quali giovanissimi. Il telefono squilla di continuo a riprova dell’importanza del mezzo di comunicazione per la città.
Una decina di anni dopo, la radio da casa di Stella, si sposta con una sua sede a via Bandita delle Mortelle, fino ad arrivare al 2010, quando inizia la collaborazione con l’agenzia di comunicazione Seapress.
Menetta Valle, Mimmo Morici, Lucia Antonelli, Mauro ‘‘One Blu’’, Raimondo Di Donato, Giovanni Zuccari, Cinzia Mastrogiovanni, Pierluigi Gorla, Fabio Pasocco, Nico, Carlo ‘‘Live’’ Caponero, Marina Cozzolino, Alex Dessì, da oltre vent’anni ‘‘colonna’’ dell’emittente di raccordo tra passato e presente, con le voci di Silvia Tamagnini, Lucilla Midio, Manuela Busnengo, Romina Mosconi, Gloria Trotti, sono solo alcuni dei nomi che hanno fatto e continuano a scrivere ogni giorno la storia dell’emittente e che sabato per i 40 anni della radio hanno potuto raccontare vari aneddoti ricordando più volte la passione della fondatrice Iride Sposito e quella del compianto imitatore Yuri Spigarelli, ricordato insieme a Peppe Caleo, scomparso nei giorni scorsi.
Il passato della radio e il presente con le parole e l’augurio di Massimiliano Grasso, che nel 2010 con l’intervento di Seapress salvò l’emittente dalla chiusura e ne avviò il rilancio, su proposta dell’uomo delle antenne e dell’alta frequenza Franco Biancone, ancora oggi socio della radio. Cinzia Mastrogiovanni una delle speaker della radio, ricorda: «Avevo 13 anni quando ho fatto il primo programma radiofonico, una grande emozione, noi facevamo un tipo di radio diversa, intervistavamo con dei microfoni finti, con delle bottiglie e da casa di Stella con tutti i rumori di sottofondo, è stato il periodo più bello della mia vita, poi ci siamo trasferiti in via Bandita delle Mortelle, ora è bello che la radio possa continuare con altri mezzi».
Fabio Posocco, un altro dello zoccolo duro racconta: «Non ricordo il nome del mio programma, però mi vengono in mente i mille scherzi, non eravamo tutti d’accordo sullo stile da dare alla radio, la domenica ci ascoltavano tutti e il telefono era sempre intasato, la gente ci ascoltava con una grande voglia di comunicare. Tra musica e sport, erano tempi stupendi, non ci sono parole per descriverli».
Mauro Massai, un altro degli speaker del programma notturno in onda dalle 21 fino alle 4 alle 5 dice: «C’erano altri personaggi politici, il sindaco, giornalisti, tra cui anche Pino Grasso, storico direttore della radio, con i quali parlavamo tutta notte».
A chiudere la pagina dei ricordi, insieme a quelle delle nuove speaker, l’Amministratore Unico Gianpaolo Mori, «Sono soddisfatto dell’operato di tutto lo staff di Radio Stella Città perché grazie al contributo di tutti siamo riusciti a raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissati come l’ampliamento di bacino e di ascolti dell’emittente. Ora siamo pronti per nuovi traguardi».
El. Cas.